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Repubblica/Bologna: I precari in piazza contro Limina "No al bavaglio a presidi e prof"

Il dirigente scolastico aveva chiesto ai docenti di non parlare con la stampa. Cgil e Pd: si dimetta

23/05/2010
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la Repubblica

ILARIA VENTURI

Pronti a manifestare contro il direttore dell´ufficio scolastico Marcello Limina davanti al suo ufficio in via Castagnoli. I precari della scuola si mobilitano e danno appuntamento a tutti giovedì prossimo alle 15 per protestare contro la "circolare bavaglio", quella con cui Limina ha chiesto ai docenti di non parlare con la stampa, soprattutto quando si tratta di criticare il sistema scolastico e la riforma Gelmini. Parole che hanno sollevato una levata di scudi a sinistra, dal Pd alla Cgil. «Inaccettabile», reagisce Giancarlo Ambrogio Vitali, portavoce dell´assemblea delle scuole cittadine. «La scuola pubblica statale non è subordinata culturalmente né al governo né all´amministrazione, né lo sono i suoi docenti», ricorda il comitato Scuola e Costituzione, associandosi alla richiesta della Flc-Cgil di dimissioni del direttore dell´Ufficio scolastico regionale.
«Prima il bavaglio ai giornalisti, poi ai dirigenti scolastici e insegnanti», attacca Francesca Puglisi, responsabile scuola della segreteria nazionale del Pd. «Limina dovrebbe piuttosto sollecitare il governo a rispondere alla richiesta di insegnanti per l´apertura di nuove sezioni di materna». I presidi, conclude Puglisi, non possono «nascondere alle famiglie il motivo per cui nel prossimo anno scolastico gli studenti non potranno frequentare laboratori, perché le prime classi dei licei scientifici potranno avere la seconda lingua solo a pagamento, o perché non verranno corrisposte le domande di tempo pieno». «I dirigenti non devono fedeltà al governo. Quindi l´invito di Limina a contenere le manifestazioni critiche e i toni denigratori sull´operato del governo a mezzo stampa è lesiva della libertà d´espressione», aggiunge Marilena Pillati, dell´esecutivo regionale Pd. La Cgil di Reggio chiede l´intervento di viale Moro, mentre Prc e Pdci attaccano: «Un´agghiacciante simmetria con le veline del minculpop del ventennio». A sostegno del direttore regionale, lo stesso ministro Gelmini («chi desidera far politica si candidi alle elezioni e non strumentalizzi le istituzioni») e Fabio Garagnani, deputato del Pdl.


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