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Repubblica-Bologna-"Ho dovuto fare 168 telefonate prima di trovare un prof precario"

IL CASO Il presidente del collegio dei dirigenti scolastici: "È una vera e propria emergenza" "Ho dovuto fare 168 telefonate prima di trovare un prof precario" ...

17/03/2005
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la Repubblica

IL CASO
Il presidente del collegio dei dirigenti scolastici: "È una vera e propria emergenza"
"Ho dovuto fare 168 telefonate prima di trovare un prof precario"


"VOLETE il mio record? 168 telefonate prima di trovare un supplente". Per Domenico Altamura, presidente del collegio dei dirigenti scolastici della provincia di Bologna, si può parlare di vera e propria emergenza nel reperimento dei supplenti. E spiega perché. "Budrio è un caso limite, ma comunque è vero, abbiamo grosse difficoltà a trovare supplenti nelle scuole elementari, quest'anno è peggio perché aumentando i precari impegnati nelle supplenze annuali noi siamo costretti a raschiare il fondo del barile nelle graduatorie, dove le persone sono meno disponibili perché magari ancora impegnate nello studio". Insomma, i veterani, più disponibili, sono già impegnati con incarichi annuali, in aumento con il taglio dei posti di ruolo. Da alcuni anni, inoltre, dopo un accordo tra sindacati e ministero, gli insegnanti precari possono scegliere sino a trenta sedi, e non più solo due, e se rinunciano non vengono depennati dalla graduatoria. Non sono tenuti ad avere obbligo di dimora in provincia. Molti risiedono al sud e non si spostano per pochi giorni. Ma il no arriva anche da supplenti che abitano in provincia. "Se sei a Bazzano e chiami uno di Imola questo ti risponde che sei troppo lontano e non viene. Pur sapendo la sua risposta ad ogni supplenza sei costretto a richiamarlo", spiega Altamura. "Il meccanismo è da rivedere". Non solo. In tutto questo si intreccia l'uscita in ritardo delle graduatorie definitive di seconda e terza fascia (i docenti non di ruolo). Sono arrivate a febbraio. Così i dirigenti hanno dovuto nominare supplenti "provvisori" per far partire la scuola a settembre per poi cambiarli ormai alla fine del primo quadrimestre, all'uscita delle graduatorie. Non era mai successo prima. La stima del presidente del Collegio è di almeno una o due sostituzioni in ogni scuola, 65 cambi di insegnante solo negli istituti comprensivi, un valzer di cattedre che ha messo a rischio la continuità didattica. Il problema è stato sollevato con una lettera firmata da Altamura e dal presidente dell'associazione delle scuole autonome Vittorio Biagini. "Un grave disagio, siamo ormai nell'ultima parte dell'anno scolastico e ciò aveva indotto le famiglie ritenere che le scuole non sarebbero più state costrette a sostituire i numerosi docenti in servizio fino a nomina dell'avente diritto, posti sui quali spesso si sono già alternati più supplenti". Non è stato così. "L'Ufficio regionale non ci ha risposto", dice Domenico Altamura. "E noi siamo sempre più in difficoltà, ci troviamo in mezzo tra le richieste legittime dei genitori e le normative ministeriali".
(il.ve.)


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