Repubblica/Bologna: Esami di riparazione? A luglio
Interpretazione "restrittiva" della circolare Fioroni da parte del collegio dei docenti del liceo
Il Fermi vuol salvare le vacanze. Gli studenti protestano
"I ragazzi devono recuperare tutto l´anno, non solo alla fine. E´ il loro atteggiamento nei confronti dello studio che deve cambiare"
ILARIA VENTURI
I NUOVI esami di «riparazione» voluti dal ministro Fioroni? Nelle scuole bolognesi si faranno a settembre. E´ l´orientamento dei presidi che si sono riuniti la scorsa settimana. Ma non sarà così al Fermi, dove il collegio dei docenti ha scelto di fare la verifica entro l´8 luglio. La decisione, destinata a fare discutere, è stata appena deliberata dal consiglio di istituto (con l´astensione dei genitori) e comunicata alle famiglie con una lettera alla vigilia delle vacanze. Ieri la preside Elviana Amati, ha incontrato i rappresentanti degli studenti. «Il malcontento non è totale, ma c´è: se hai delle lacune a fine anno come fai a recuperare entro luglio?», dice Luca Salucci, rappresentante di classe e voce del collettivo Out Share. L´esame anticipato non piace ai ragazzi e suscita perplessità anche tra i docenti. Voci isolate. «Poco più di tre settimane dalla fine delle lezioni alla prova sono poche, specialmente per chi ha più insufficienze, così si penalizzano gli studenti», l´obiezione. «Ma i ragazzi devono recuperare durante tutto l´anno, non solo alla fine, è il loro atteggiamento nei confronti dello studio che deve cambiare», ribatte la dirigente del liceo. I docenti si impegneranno già alla fine del primo quadrimestre a segnalare le cause delle insufficienze alle famiglie. «Si tratta di obiettivi minimi da recuperare. Poco tempo? Al contrario, così non si interrompe un percorso formativo. E poi anche con le verifiche a settembre gli studenti arrivavano impreparati» continua Amati.
«Così evitiamo gravi disfunzioni alla scuola in riferimento alla composizione delle classi e alla chiamata dei docenti di ruolo».
La nuova normativa prevede infatti la sospensione del giudizio, a giugno, per chi ha un debito in una o più materie. La scuola promuove il recupero, fissa (in autonomia) la verifica, poi i consigli di classe si devono riunire per promuovere o bocciare.
Così l´organizzazione delle classi slitta in avanti.
L´associazione dei presidi di Bologna suggerisce di fissare le prove i primi di settembre in tutte le scuole. «Questa è l´indicazione, anche se spetta ai consigli di istituto deliberare», spiega il presidente Vittorio Biagini. «Unificare la data eviterebbe anche problemi per chi cambierà scuola». I presidi hanno istituito un tavolo tecnico, convocato a gennaio. «Da noi la verifica sarà a settembre, non è giusto farla prima», spiega Domenico Altamura, preside del Righi. «Le risorse sono scarse, già così vengono penalizzati i progetti di eccellenza». Marco Soverini, preside del Fioravanti (con le Aldrovandi-Rubbiani l´orientamento è per fine agosto) sottolinea le difficoltà: «Devi richiamare i docenti per i consigli di classe, anche i supplenti che terminano l´incarico a giugno, magari dal sud, a tue spese; poi si apre il problema della disparità di trattamento: il recupero è pagato di più, se fai il membro interno per la Maturità o segui altri progetti prendi molto meno». Anche il Galvani ha deliberato per settembre, «ma siamo aperti alla discussione», precisa Sofia Gallo. Ivana Summa, del Minghetti, frena: «Abbiamo stabilito il recupero, con una nuova didattica, ma non la data della verifica. Certo è che l´apprendimento ha bisogno di tempi distesi, meglio lasciare l´estate per studiare».