Repubblica-Bologna-Errani scrive alla Moratti In Emilia-Romagna mancano 372 docenti"
deficit di organico che avrebbe pesanti ripercussioni sul prossimo anno scolastico Errani scrive alla Moratti "In Emilia-Romagna mancano 372 docenti" ILARIA VENTURI ...
deficit di organico che avrebbe pesanti ripercussioni sul prossimo anno scolastico
Errani scrive alla Moratti
"In Emilia-Romagna mancano 372 docenti"
ILARIA VENTURI
LA guerra sui tagli delle cattedre è iniziata. Prima i sindacati, ora la Regione. Il governatore Vasco Errani ha scritto ieri una lettera al ministro Moratti per chiedere l'istituzione di un tavolo dove ridefinire in sede nazionale i criteri per il riparto del personale scolastico. Mentre l'assessore regionale alla scuola Mariangela Bastico attacca: "Non siamo nemmeno stati sentiti sui criteri di ripartizione dei posti, è molto grave". E i sindacati della scuola scaldano i motori per la manifestazione di venerdì, giorno dello sciopero generale. La Gilda organizza un sit-in di protesta alle 10 in piazza Nettuno.
Come lo scorso anno, si riapre il capitolo dei tagli degli insegnanti nelle scuole. Il presidente della Regione alza la voce, ma sceglie la strada della concertazione prima ancora di arrivare al muro contro muro. "Errani - precisa l'assessore alla scuola - non intende avvalersi delle proprie competenze in materia di scuola. L'intenzione è quella di perseguire la concertazione". Prima il dialogo, dunque. I numeri che allarmano la Regione sono più o meno quelli già anticipati dai sindacati: 372 docenti in meno a fronte di un aumento di 9. 632 studenti per il prossimo anno scolastico (senza contare le ottomila e settecento richieste in più di tempo pieno alle elementari). Sui numeri degli iscritti la stessa direzione dell'ufficio scolastico regionale aveva segnalato un errore del ministero. Ed è ancora balletto delle cifre. "Si tratta di numeri non ancora definitivi e proprio per questo chiediamo l'apertura di una trattativa nazionale - continua Mariangela Bastico - la prova che vogliamo concertare e non fare un braccio di ferro sulla pelle della scuola è che non forziamo su una competenza del personale che la Corte Costituzionale ci ha attribuito". Ma l'Emilia Romagna, aggiunge l'assessore, chiede comunque "una profonda revisione dei criteri finora adottati per calcolare il numero di studenti e ne indica tre: tenere conto di tutti gli alunni in età anagrafica e degli alunni già iscritti in ogni ordine e grado di scuola e dell'effettivo tempo scuola, quindi anche di tutte le richieste di tempo pieno ed anche degli anticipi di iscrizione previsti dalla stessa Riforma Moratti per elementari e scuola dell'infanzia". La richiesta è stata discussa giovedì scorso alla Conferenza autonomie locali-scuola. Tornando ai numeri, per la Regione (che legge i dati del ministero e dell'ufficio scolastico regionale) il calo dei docenti è così suddiviso: 90 in meno alle elementari e 303 in meno alle superiori. Stando invece alle iscrizioni, gli alunni crescono in ogni ordine di scuola: più 4, 16% nelle scuole dell'infanzia, più 2, 16% nelle elementari, più 1, 32% nelle medie, più 2, 29% nelle superiori. In totale 9. 632 alunni in più. "Il ministero - protesta l'assessore - ha pure calcolato un calo di ottomila studenti alle superiori perché non ha contato la formazione professionale e questo in contrasto con tutti i percorsi formativi approvati. Tra l'altro il ministro taglia i posti proprio quando vuole avviare una riforma, un assurdo".