Repubblica-Bologna-Domani prima campanella. Direttore generale in bilico, sindacati in lotta, sperimentazione ridotta a pochi casi

Domani prima campanella. Direttore generale in bilico, sindacati in lotta, sperimentazione ridotta a pochi casi
Scuola, cinquecentomila al via con l' "incognita Moratti"
ILARIA VENTURI

LA riforma Moratti sarà sperimentata solo in una ventina di scuole in Emilia Romagna, i sindacati sono sul piede di guerra, c'è il conflitto aperto tra regione e governo. Lo stesso Emanuele Barbieri, direttore generale dell'ufficio scolastico regionale, inaugura l'anno senza sapere se sarà ancora al suo posto tra tre settimane. Il suo incarico è a rischio, come quello di altri quattordici direttori, possibili vittime dello spoil system. L'unica certezza nel mondo della scuola arriva con il primo suono della campanella. Domani 421.159 studenti emiliano romagnoli e 39.101 docenti entreranno in classe. Sono 85.700 a Bologna, con 7939 insegnanti. E Barbieri si affida a Rodari e alla sua scuola che è il mondo intero per l'augurio di inizio. Il dirigente snocciola le cifre, ringrazia l'amministrazione che ha lavorato tutta estate per arrivare a ottomila nomine di supplenti, spera che l'anno possa concludersi "con un processo di riforma avviato ormai da troppo tempo", con "il contributo e il consenso più ampio possibile". I numeri. All'appello si presentano quasi diecimila alunni in più: un boom che porta a 226 nuove classi rispetto allo scorso anno. E' la grande novità di quest'anno, l'aumento degli alunni sin dai banchi delle materne (più 1869). Alle elementari continua il baby boom (+ 2353), l'ondata travolge le medie (+2933) e non si arresta alle superiori (+ 2830). Crescono di poco i docenti, 21 in più: di fatto si confermano quelli dello scorso anno pur con l'iniziale e pesante taglio del ministro Moratti di 456 cattedre che fece sollevare la protesta di viale Aldo Moro e delle famiglie.
Per gli appassionati delle cifre ecco quanti cominciano per ordine di scuola in Emilia Romagna e a Bologna: 42.098 alunni alle materne statali (9561 a Bologna), 148.279 alle elementari (32.174), 93.685 alle medie (19.487) e 137.097 alle superiori (24.559). Gli alunni disabili aumentano da 8.028 a 8.727.
"Siamo passati dal rapporto medio alunni insegnanti di 10,5 a 10,8 contro la media nazionale che è di 9,5" commenta Barbieri affiancato dalla vice Rosa Aura Severino e dagli ispettori Antonio Marra, Anna Maria Benini e Luciano Lelli. "Tutte le classi dovrebbero iniziare regolarmente, mentre entro il 19 contiamo di avere le adesioni definitive delle scuole che partecipano alla sperimentazione". Il decreto uscirà martedì: saranno scelte due scuole statali per ogni provincia e due paritarie (il Comune di Bologna non ha i requisiti per la candidatura delle sue scuole). Sui temi caldi della vigilia, Barbieri invita al dialogo tra istituzioni: "Sulla riforma e sul tema delle competenze tra Stato e Regioni auspico che si apra un discorso privo di pregiudizi che vada oltre il meccanismo degli schieramenti politici". E ricorda: "Siamo dentro a un sistema di istruzione nazionale, non possiamo pensare di fare un sistema in Emilia Romagna, uno in Veneto o in Calabria". Sulla sua riconferma, glissa: "Siamo già alla settima ipotesi, aspetto l'ottava. Sono comunque tranquillo, l'8 ottobre saprò se sono qui o da un'altra parte". Infine, il messaggio rivolto a tutte le realtà della scuola Agli studenti Barbieri dice: "Siate sognatori e realisti", ai docenti: "Senza il vostro quotidiano lavoro, spesso non visto e poco riconosciuto, la scuola, riformata o da riformare, non va avanti".