Repubblica/Bologna: "Da "nonno Prodi" per il tempo pieno

I genitori oggi dal premier per chiedere più insegnanti

La risposta alla Bastico: sono parole già sentite, vogliamo i fatti
Alle elementari Fiorini dei 126 alunni iscritti in prima elementare, 125 hanno chiesto il tempo pieno

ILARIA VENTURI

"ASPETTEREMO il presidente anche con l´ombrello". E con il clown. Determinato, ma festoso, il popolo del tempo pieno, insegnanti e genitori, attendono il premier Romano Prodi oggi alle 15 davanti alla Mediateca di San Lazzaro, che il premier verrà a inaugurare. Tra gli striscioni: "Nonno Prodi, ti piacerebbe che il tuo nipotino avesse undici maestre?", e ancora: "Una politica per la famiglia? Una legge sul tempo pieno". In caso di pioggia, dopo aver consegnato la lettera a Prodi, la merenda e lo spettacolo del clown si trasferirà alla sala di città del Comune. Intanto gli insegnanti replicano alla viceministro Mariangela Bastico che ieri ha annunciato provvedimenti a difesa del tempo pieno, a cominciare dal ripristino della legge. "Le parole sono già sentite, dove sono i fatti?", replicano i maestri Giovanni Cocchi, Marzia Mascagni, Fiorella Menetti e Mirco Pieralisi, voci attive a difesa del tempo pieno e che oggi saranno insieme ai genitori per consegnare il documento di protesta a Prodi. Gli insegnanti ricordano le parole positive di alcuni mesi fa della Bastico di fronte ad un´assemblea di oltre 300 docenti bolognesi. "Ma alle sue dichiarazioni seguirono due atti concreti del suo ministero che le smentivano completamente: una circolare sulla scheda di valutazione sulle ore opzionali e la circolare sulle iscrizioni, che confermava l´offerta dell´impianto orario alla Moratti". Per questo il movimento a difesa del tempo pieno è scettico. Non si fida, chiede fatti e non parole. "La richiesta di maggiore tempo scuola di qualità, è una tendenza generale diffusa non solo in Emilia Romagna e ha bisogno non di dichiarazioni ma di un semplice atto concreto legislativo", scrivono i maestri. "Da parte nostra vogliamo ribadire che la richiesta del riconoscimento del tempo pieno come modello didattico è inscindibile dalla definizione per legge e con regole certe del diritto al tempo pieno per tutti coloro che lo richiedono". Tra i fatti, si aggiunge la protesta alle elementari Fiorini dove a fronte di 126 alunni iscritti in prima elementare 125 hanno chiesto il tempo pieno. Che non è stato concesso, anche per le classi che già avevano ottenuto negli anni scorsi almeno 40 ore settimanali. Inoltre nell´organico chiuso la scorsa settimana alla scuola è stato assegnato un insegnante in meno: da 58 a 57. Il collegio dei docenti ha scritto all´Ufficio scolastico provinciale e al presidente del quartiere Borgo Panigale: "Siamo contrari al mancato accoglimento delle nuove richieste ma anche al mancato consolidamento dell´organico di fatto utilizzato quest´anno per dare risposta alla domanda di 40 ore di tempo scuola richiesto dalle famiglie". Da settembre infatti tutte le classi saranno a modulo, anche se le Fiorini non vogliono più quel modello di scuola e anche se i bambini hanno già iniziato il progetto a tempo pieno. "Inaccettabile" scrivono gli insegnanti. I genitori rappresentanti di classe sono ancora più arrabbiati: "I nostri figli non sono burattini o numeri. Per questo chiediamo le risorse professionali necessarie a dare continuità al progetto a tempo pieno già in funzione da quattro anni facendo cessare questo continuo tiramolla che fa sentire noi e i nostri figli dei precari e dei discriminati".