Repubblica/Bologna: Bastico: cancelleremo la Moratti
Prime risposte ai genitori in lotta. "Gli insegnanti che riusciamo a recuperare saranno destinati appunto all´infanzia"
La viceministro: "Sul tempo pieno torniamo al modello a 40 ore"
ILARIA VENTURI
«LA norma nazionale sul tempo pieno sarà ripristinata, il modello Moratti sparirà». E i nuovi insegnanti che saranno concessi a giugno saranno destinati con due priorità: la scuola dell´infanzia, dove ci sono bimbi esclusi, e il tempo pieno alle elementari. Mentre i genitori attendono Prodi, domani a San Lazzaro, il vice ministro all´Istruzione Mariangela Bastico anticipa le risposte del governo. Proprio su un tema caldo che ha portato tremila genitori in piazza a Bologna.
Viceministro, i genitori consegneranno al premier una lettera in cui si ricorda il programma dell´Ulivo, sino ad ora disatteso, sul tempo pieno: il centro sinistra puntava a ripristinare la normativa nazionale cancellata dalla Moratti.
«E´ quello che faremo, è la prima novità che voglio annunciare alle famiglie. Faremo un disegno di legge dal titolo "Norme urgenti in materia di istruzione", per avere un canale preferenziale nel dibattito parlamentare, che andrà a ripristinare il tempo pieno come progetto educativo a 40 ore, con le compresenze. Insomma, il modello che la Moratti ha cancellato. Basta con il tempo scuola-spezzatino».
E i posti? A Bologna ci sono 102 classi escluse dal tempo pieno, più di duemila famiglie.
«Siamo partiti da una situazione finanziaria difficile, da un taglio di 19mila posti siamo riusciti a scendere a settemila. Abbiamo garantito tutte le classi a tempo pieno esistenti, concedendo all´Emilia Romagna 83 insegnanti in più, 32 a Bologna. Ci crediamo nel tempo pieno, davvero. Non abbiamo potuto sino ad ora rispondere a tutte le nuove richieste. Per questo faremo un piano di espansione».
In che modo?
«Abbiamo deciso che i posti che riusciremo a recuperare nell´organico di fatto, da una base di partenza di circa 700 docenti in più a livello nazionale, saranno distribuiti con due priorità: la scuola dell´infanzia, come l´anno scorso, e il tempo pieno, la novità di quest´anno. Due paletti ben piantati: dare la precedenza a due percorsi educativi essenziali, ma non sempre garantiti».
In realtà si parla di ulteriori tagli.
«La Finanziaria dice che va aumentato il numero medio di alunni per classe da 20,6 a 21. Ma l´Emilia Romagna è già a questi livelli. Per le materne daremo docenti in più laddove i bambini esclusi non trovano altre risposte e dove ci sono le aule per accoglierli; per il tempo pieno privilegeremo le realtà che meno hanno avuto in passato, come Palermo, ma anche quelle dove aumentano gli alunni come a Bologna e in Regione».
I genitori bolognesi non ci stanno ad essere messi contro le famiglie dello Zen. Chiedono tempo pieno per tutti.
«Tutto in un colpo non ce la possiamo fare, ma è la nostra prospettiva futura. Intanto cercheremo di garantire più posti, la priorità l´abbiamo fissata. Non scateniamo una guerra tra poveri. Quello che ora chiedo alle Regioni e agli enti locali, e c´è stato un incontro a Roma proprio su questo, sono proposte già selezionate sulle carenze di organico. Numeri certi. Sulla base del fabbisogno apriremo la trattativa e faremo il possibile».