Repubblica-Bologna-Al Belluzzi tagli che rendono problematico l'insegnamento"

"Al Belluzzi tagli che rendono problematico l'insegnamento"
CLASSI prime con 26 alunni, senza contare i disabili e gli stranieri che ancora non sanno l'italiano. E' lo scenario prefigurato dai docenti dell'Istituto Belluzzi per il prossimo anno scolastico. Gli insegnanti e i bidelli sono in rivolta contro la decisione del Csa (ex provveditorato) di concedere otto prime classi, contro le nove richieste dal dirigente scolastico Pier Ugo Prati. Una mozione dell'istituto tecnico parla di "tagli insopportabili", "tali da rendere estremamente difficoltoso, quando non impossibile, lo svolgimento dell'anno scolastico in condizioni che garantiscano le dovute opportunità a tutti". L'assemblea dei dipendenti della scuola, che ha inviato il documento al Centro servizi amministrativi chiedendo un incontro al dirigente Paolo Marcheselli, annuncia lo stato di agitazione con "forme di lotta", in caso di risposta negativa, tra cui un'assemblea durante l'orario di ricevimento dei genitori. Una classe in meno per i docenti fa la differenza: "A fronte di una stima di 205 alunni iscritti, di cui nove portatori di handicap e una ventina di stranieri, il dirigente - scrivono gli insegnanti - aveva chiesto nove classi di 22/23 alunni. Un numero considerato già eccessivo da molti. Tra l'altro si parla di classi prime, quelle più critiche e più difficili, nelle quali si gettano le basi del lavoro degli anni successivi". Sul caso interviene anche il Pdci: "Un segnale d'allarme preoccupante". "Non è la prima volta - ricorda Matteo Mazzetti, coordinatore cittadino del Pdci di Bologna - che un istituto tecnico della nostra città si trova a non possedere le risorse minime necessarie per garantire il normale svolgimento delle attività didattiche dell'anno scolastico".