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Repubblica-Bologna-A scuola non si trovano i supplenti

I PROBLEMI DELLA SCUOLA Allarme in molte classi, quando gli insegnanti si ammalano è sempre più difficile ottenere un sostituto A scuola non si trovano i supplenti Bambini af...

17/03/2005
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la Repubblica

I PROBLEMI DELLA SCUOLA
Allarme in molte classi, quando gli insegnanti si ammalano è sempre più difficile ottenere un sostituto
A scuola non si trovano i supplenti
Bambini affidati alle bidelle, maestri costretti agli straordinari
Le segreterie si sentono rispondere: "Ho accettato un altro incarico"
"Il problema è molto serio, e riguarda ormai tutti gli istituti della provincia"
ILARIA VENTURI


L'INSEGNANTE di italiano manca per tre settimane: interruzione delle lezioni, bambini, per un giorno, accompagnati in mensa solo dal bidello o senza insegnanti all'inizio delle lezioni, la classe divisa e ospitata in altre per alcune ore. Troppo. Una mamma rappresentante di classe, dopo una assemblea con i genitori, ha preso carta e penna e ha scritto alla dirigente scolastica. "Dalla fine di gennaio si sono verificate assenze, anche temporanee, di alcune insegnanti delle classi terze, la situazione protrattasi per circa tre settimane, ha causato notevoli disagi ai bambini e ai docenti rimasti in servizio. Cosa sta succedendo?". Un caso, sollevato al circolo didattico di Budrio, che non è isolato. E' emergenza nelle scuole elementari: non si trovano i supplenti. È stato interessato anche l'ex provveditore Paolo Marcheselli.
Segretarie incollate al telefono con la graduatoria davanti, anche un centinaio di chiamate al giorno: "Accetta?", "No, no, no". A Budrio la dirigente scolastica Leda Carisi racconta una giornata tipo riferita al caso sollevato dai genitori. L'insegnante comunica la sua assenza, prolungata dopo alcuni giorni per più volte. La segreteria chiama subito una supplente. L'insegnante accetta. Ma al suo primo giorno non si presenta: alle otto e mezza la scuola la chiama, "mi dispiace ho accettato un altro incarico".
L'assistente amministrativa comincia a scorrere la graduatoria, più di ottanta telefonate, tutte rinunce. E così per più giorni. I bambini non sono rimasti da soli, le altre insegnanti hanno coperto le ore con lo straordinario, la docente di matematica ha pure tenuto qualche lezione di italiano, altre volte, complice l'influenza che ha decimato al classe, i bambini sono stati divisi. "Ma ne va del corretto svolgimento dell'attività scolastica - protesta Manuela Pancaldi, rappresentante di una classe terza delle elementari di Budrio - Noi vogliamo capire perché e se è una situazione di altre scuole". E così si alza il velo su un problema che sta mettendo in ginocchio le scuole.
"Rimane soltanto una amara constatazione - è la conclusione della dirigente - una persona ha trascorso il 90% del suo orario di servizio nella ricerca inutile di un supplente; ai bambini l'istituzione scolastica è stata in grado di offrire soltanto una accurata vigilanza. Purtroppo non esistono organismi sindacali che garantiscono il rispetto del diritto dei bambini alla realizzazione del progetto didattico programmato". "Il problema è molto grosso e riguarda un po' tutte le scuole, è chiaro che ci siamo mossi e abbiamo cercato la disponibilità degli insegnanti chiedendo loro di fare dello straordinario, ma è una soluzione tampone", aggiunge Leda Carisi. "E' un problema serio, già esistente, ma che si è acuito quest'anno", dichiara Alessandra Francucci, dirigente del decimo circolo. "I supplenti possono rinunciare alla mattina stessa quando li chiami, possono richiamarti alle otto e dieci, dopo che hanno detto di sì alle otto, dicendo che hanno ricevuto una proposta più interessante. Come facciamo? Dobbiamo ricorrere a escamotage, dividiamo le classi, ricorriamo a sostituzioni interne, dalla disperazione a volte arriviamo in fondo alla graduatoria". "I supplenti non si trovano, noi esauriamo quasi sempre la graduatoria", dichiara Daniela Turci, dirigente dell'ottavo circolo didattica, "allora passi ai piani di sostituzione con i docenti interni, ma basta che più di uno si ammali che salta tutto. Allora si arriva alla divisione scientifica dei bambini nelle varie classi, cercando di non superare i limiti per la sicurezza".


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