FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3798849
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa locale » Repubblica-Bimbi senza asilo, record a Palermo

Repubblica-Bimbi senza asilo, record a Palermo

Uno studio del ministero dell'Istruzione sottolinea l'emergenza scuole materne: classi affollate, affari per le private Bimbi senza asilo, record a Palermo Più di tremila in lista d'...

27/09/2005
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Uno studio del ministero dell'Istruzione sottolinea l'emergenza scuole materne: classi affollate, affari per le private
Bimbi senza asilo, record a Palermo
Più di tremila in lista d'attesa, come nell'intero Nord-Est
L'assessore comunale Groppuso annuncia la prossima apertura di sedici nuove sezioni
Negli istituti non statali iscrizioni cresciute del 5,7 per cento. Rette di 250 euro al mese
SALVO INTRAVAIA


Palermo ha le liste d'attesa alla materna più lunghe d'Italia. Secondo i dati raccolti dal ministero dell'Istruzione sullo scorso anno scolastico, 5.164 piccoli di età compresa fra i tre e i cinque anni sono rimasti fuori dalle scuole materne statali della Sicilia. Ma il grosso del fenomeno (con 3.246 bambini, pari al 62,9 per cento del totale siciliano) si concentra in provincia di Palermo. E per l'anno scolastico in corso, stando alle notizie che arrivano dalle scuole, il trend non sembra cambiato. "Rispetto all'anno scorso, la situazione è sostanzialmente invariata", conferma Giovanni Cigna, direttore della scuola elementare e materna Monti Iblei.
Quasi tutte le direzioni didattiche statali, regionali e comunali hanno piccoli in lista d'attesa. Solo a titolo di esempio, alla Perez, nei pressi della stazione centrale, per rispettare le normative che fissano il numero massimo di alunni per classe, sono rimasti fuori 22 bambini. "Mi sono attenuto rigorosamente alla norma - dice il direttore, Giuseppe Drago - Le classi più spaziose ospitano 25 bambini, quelle più piccole 20-22". Alla direzione didattica Orestano, a Brancaccio, di bambini in lista d'attesa ce ne sono una cinquantina. "Nel quartiere la situazione è particolare - dice la direttrice, Nella Maniaci - perché la nostra è una delle poche realtà presenti sul territorio".
In altre scuole per ridurre al massimo le liste si sono riempite a dismisura le aule, anche con 29-30 bambini, disabili compresi. È il caso delle direzioni didattiche Abba, all'Acquasanta, e Sperone, dove le maestre debbono sudare sette camicie per gestire 29-30 bambini. Una situazione che non ha facili soluzioni perché, per contenere la spesa, il ministero dell'Istruzione ha bloccato da tre anni gli organici della materna.
Dunque, lunghe liste d'attesa anche quest'anno e classi superaffollate. Per dare l'idea della dimensione del fenomeno basta confrontare i dati della provincia di Palermo con quelli delle altre città metropolitane dell'Isola. In provincia di Catania i piccoli in attesa di fare il loro primo ingresso alla materna - nel 2004-2005 - erano 826, nel Messinese soltanto 81. Il dato è ormai definitivo (perché riferito al 98 per cento delle scuole) e il fenomeno è concentrato soprattutto nelle regioni del Centro-Sud. Un piccolo su dieci che non trova posto nella materna statale è siciliano. E i 3.246 della sola provincia di Palermo, concentrati soprattutto nei quartieri popolari della città, non si discostano molto dai 3.842 registrati in tutto il Nord-Est. Dato che la dice lunga sul divario tra Nord e Sud del Paese e che spesso alle giovani coppie che lavorano non dà molta scelta: lasciare i bambini a casa con la baby-sitter o iscriverli alle scuole private.
E la situazione non migliora se si guardano i dati - sempre del 2004-2005 - sulle scuole materne comunali e regionali (unico sbocco pubblico per le famiglie): altri 1.758 piccoli in lista d'attesa in Sicilia, di cui 1.299 in provincia di Palermo. La scuola materna regionale è "a esaurimento": quando le maestre vanno in pensione o vengono trasferite, si chiude la classe. Quella comunale, in città, fronteggia l'emergenza con 97 sezioni. Geni Groppuso, assessore comunale alla Pubblica istruzione, dà però una buona notizia: "Sono state consegnate e arredate sedici nuove sezioni che entreranno in funzione fra qualche giorno".
Quando, dopo anni di vicissitudini, vedono la luce nuove scuole, vengono prese d'assalto dai genitori. È accaduto sia l'anno scorso che quest'anno alla Monti Iblei. Nel nuovo edificio di via Sardegna funzionano quattro classi, frequentate da 82 bambini, ma altrettanti (78 in tutto) sono rimasti fuori per carenza di posti. "I genitori - afferma Cigna - si precipitano a iscrivere i figli nelle scuole di nuova costruzione".
Le rette delle scuole private, infatti, arrivano anche a 250 euro al mese, spesa non indifferente per una famiglia. Ad approfittare delle difficoltà della scuola pubblica sono inevitabilmente le scuole private, che negli ultimi tre anni, in Sicilia, hanno visto un incremento della popolazione scolastica del 5,7 per cento.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL