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Repubblica/Bari: Università, la protesta non si ferma

I professori baresi: "Via i tagli o rischiamo il fallimento"

16/07/2008
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la Repubblica

Il rettore Petrocelli: saremo costretti ad aumentare le tasse agli studenti. Pronti a scendere in piazza
GIULIANO FOSCHINI

Sciopero delle lezioni. Oppure far saltare l´inaugurazione dell´anno accademico. «Per evitare che si mandi l´università al fallimento siamo pronti a organizzare ogni tipo di manifestazione, anche le più clamorose: noi, insieme con i nostri studenti, le loro famiglie, e speriamo anche con gli enti locali». Parla così il rettore dell´università di Bari, Corrado Petrocelli. Parla dopo che il Senato accademico dell´ateneo ha preso ieri sera una posizione durissima contro i tagli al mondo universitario annunciati dal ministro Maria Stella Gelmini. Il governo Berlusconi vorrebbe infatti ridurre del 15 per cento circa lo stanziamento statale rispetto allo scorso anno. «Questo significherebbe - spiega Petrocelli - mandare al collasso la ricerca e la didattica nel giro di pochi anni». Per questo ieri l´organo direttivo dell´università ha deciso di prendere una posizione comune, dura, con un documento che oggi verrà inviato a tutto il mondo accademico.
«Così come la Crui, la conferenza dei rettori - spiega Petrocelli - l´università di Bari chiede una revisione sostanziale della manovra finanziaria del governo. Applicare questi tagli significa di fatto far morire la ricerca e la didattica. Qui ne va del futuro del paese, del suo sviluppo, significa costringere l´Italia a non poter competere con il resto d´Europa. Noi speriamo però che la partita non sia chiusa - continua il rettore - Per questo abbiamo chiesto la convocazione di un tavolo universitario: siamo pronti a dare ogni garanzia sul merito, la valutazione, la qualità della spesa e anche sul suo contenimento, cosa che qui a Bari stiamo già facendo da un anno e mezzo. Ma non potremo accettare questi tagli, che ci costringerebbero a servizi scadenti e ad obbligare i nostri studenti a nuovi sacrifici». Dice il rettore, infatti, che se fosse confermata la manovra «l´aumento delle tasse universitarie sarebbe inevitabile. Ma è l´ultima cosa che vogliamo fare». «Ci batteremo sino alla fine contro questa possibilità» attacca Nicolas Caputo, rappresentante degli studenti in senato accademico. «E siamo pronti a scendere in piazza per far sentire il nostro dissenso». «Perché la voce sia ascoltata - continua però il rettore - è opportuno concentrare le forze: per questo sono sicuro che gli studenti, le loro famiglie, gli enti locali facciano sentire insieme con noi la loro voce contro un´ipotesi che da qui a pochi anni farebbe morire il mondo accademico italiano». Petrocelli ha chiesto inoltre agli altri rettori pugliesi una posizione unica sulla finanziaria: l´appuntamento è per lunedì 21, a Bari.


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