Repubblica/bari: Superiori, caos iscrizioni "Indirizzi di studio sbagliati"
Circolare della Stellacci: ecco gli istituti autorizzati. Ma dagli istituti tecnici ai licei musicali il rischio caos resta in agguato
FRANCESCA SAVINO
Indirizzo sbagliato. Le domande di iscrizione agli istituti superiori di tutta la Puglia rischiano di essere rivolte a corsi di studio non autorizzati: a poche ore dalla chiusura dei termini, prevista per venerdì prossimo, l´Ufficio scolastico regionale è intervenuto per fare chiarezza. In una circolare, il direttore generale Lucrezia Stellacci ha lanciato l´allarme: alcuni licei stanno pubblicizzando l´attivazione, al loro interno, di indirizzi di studio non autorizzati per il prossimo anno scolastico.
L´equivoco riguarda soprattutto due possibilità previste dalla riforma Gelmini: l´opzione economico-sociale per i licei di scienze umane, e quella di scienze applicate, per gli scientifici. Per questo dall´Usr è stato diffuso l´elenco degli istituti autorizzati, da Foggia a Lecce passando per Bari, Brindisi e Taranto: venti per il primo indirizzo, trenta per il secondo (l´elenco completo è disponibile sul sito internet istruzione.puglia.it). Ma dagli istituti tecnici ai licei musicali che saranno avviati all´Archita di Taranto, al Don Milani di Acquaviva e al Simone di Brindisi, il rischio caos resta in agguato.
Gli oltre quarantamila studenti pugliesi che l´anno prossimo frequenteranno il primo anno delle superiori saranno i primi a sperimentare tra i banchi l´effetto del riordino del sistema: una novità che porta con sé dubbi, polemiche e mozioni da parte degli organi di istituto. Il collegio dei docenti dell´itas Elena di Savoia di Bari ha denunciato l´illegittima applicazione della riforma, non ancora pubblicata sulla Gazzetta ufficiale: i professori protestano contro l´assegnazione degli indirizzi decisa unilateralmente dal ministero dell´Istruzione, che ha eliminato nel caso dell´istituto di Japigia tutte le discipline legate all´alimentazione e all´igiene, e contestano l´ordinamento che impone alla scuola di dare avvio alle iscrizioni «in una situazione di totale incertezza sul proprio futuro, costringendo i genitori a una scelta dei nuovi indirizzi completamente al buio».
Il collegio dei docenti, sulla scia di denunce simili partite dalla Sicilia, ha deciso di non applicare la riforma fino a quando non avrà valore di legge e ha invitato consiglio di istituto, Comune, Provincia e Regione a presentare ricorso contro i provvedimenti. I professori hanno ricevuto la solidarietà della Flc Cgil di Bari, impegnata nel chiedere il rinvio di un anno dei decreti di riordino delle superiori. La chiusura delle iscrizioni darà il via anche alle operazioni per definire gli organici dei docenti e del personale ausiliario. L´unica certezza, al momento, tra i dubbi sulle iscrizioni e quelli sui tagli, è il lavoro straordinario cui saranno chiamati in estate gli uffici scolastici.