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Repubblica-Bari-Sindacato Flc, Gianni Milici sarà il segretario regionale

All'incontro anche il leader nazionale Enrico Panini Sindacato Flc, Gianni Milici sarà il segretario regionale ...

22/06/2004
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la Repubblica

All'incontro anche il leader nazionale Enrico Panini
Sindacato Flc, Gianni Milici sarà il segretario regionale


È nato ieri in Puglia, sotto la bandiera della Cgil, "il primo sindacato europeo del XXI secolo". Si chiama "Federazione lavoratori della conoscenza" (Flc) ed ha come segretario regionale Gianni Milici, eletto in tarda mattinata dai direttivi. La Flc è frutto della fusione tra Cgil scuola e Snur Cgil (che si occupa di università ed enti di ricerca) destinati a sparire tra breve, ed è già stata istituita a livello nazionale e in metà delle regioni italiane. Lo scopo è unire scuola, formazione professionale, università e ricerca. La neonata Federazione è stata tenuta a battesimo ieri dal segretario nazionale della stessa Flc, Enrico Panini, già numero uno della Cgil scuola, e dal segretario regionale Domenico Pantaleo. "La Federazione ? spiega Panini - mette insieme uomini e donne che lavorano nel campo della conoscenza come è avvenuto in quasi tutta Europa, riunendoli sulla base dei comparti intellettuali". E si tratta di un vero esercito: in Puglia la Flc, su circa 90mila addetti, parte con ottomila tesserati. "La Cgil ? continua Panini ? ha fatto una scommessa: se negli anni Sessanta era fondamentale l'industria, adesso è indispensabile la conoscenza. Si può uscire dalla crisi solo investendo in questo settore come Inghilterra, Francia e Germania. L'Italia, invece, sta persino abbandonando le ultime posizioni, dismettendo vere e proprie branche produttive per darle all'estero".
Tra le prossime sfide della neonata Federazione, continuare a contrastare la riforma Moratti e il percorso ad "Y" dell'università, che, dopo un primo anno comune, divide gli studenti tra coloro che possono permettersi il prosieguo degli studi e quelli che si fermano al triennio. Sullo sfondo la legge sulle graduatorie permanenti ritenuta dalla Cgil ingiusta soprattutto per l'effetto retroattivo. Per non parlare delle immissioni in ruolo, nonostante i proclami, di fatto ancora bloccate.
(anna grittani)


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