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Repubblica-Bari-Scuole, il far west degli orari

L'EMERGENZA SCUOLA I genitori dell'istituto di Japigia dove i ragazzi sono ancora in sciopero hanno incontrato il provveditore Scuole, il far west degli orari In subbuglio l'El...

09/10/2004
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la Repubblica

L'EMERGENZA SCUOLA
I genitori dell'istituto di Japigia dove i ragazzi sono ancora in sciopero hanno incontrato il provveditore
Scuole, il far west degli orari
In subbuglio l'Elena di Savoia, dietrofront allo Scacchi
Al Socrate turni pomeridiani a causa della succursale che rischia il crollo
Problema Amtab: il Polivalente ha afflussi differiti ma un solo bus lo collega al San Paolo
NICO LORUSSO


Diventa bollente la questione dell'orario della campanella nelle scuole di mezza Bari. Da alcuni giorni all'Itas Elena di Savoia c'è agitazione per aver anticipato l'orario d'ingresso a scuola di venti minuti. Prima le porte si aprivano alle 8,20 mentre da quest'anno si dovrà essere in classe alle 8, con l'inizio delle lezioni alle 8,10. La rivolta è culminata ieri in un incontro al Provveditorato tra una delegazione di genitori e alunni e il direttore del Csa Fabio Scrimitore che ha assicurato per lunedì un incontro con il preside, Rocco Gatti, per discutere dell'organizzazione dell'orario. Nel frattempo, la protesta continua con scioperi a singhiozzo e minacce di cortei. Allo Scacchi invece la dirigenza scolastica sta facendo dietro front sull'ipotesi del "sabato leggero", con uscita intorno alle undici nel week end in cambio di un maggiore carico didattico nei cinque giorni precedenti. Uscire più tardi - fino alle 14 in alcuni casi - dal lunedì al venerdì non è andato giù agli studenti che sono scesi prima in assemblea e poi hanno minacciato lo sciopero.
"La polemica è stata un po' montata - accusa la vicepreside Ippolita Giasi - siamo sempre stati aperti al dialogo, aperto anche in consiglio di istituto dove la novità è stata approvata senza opposizione". Gli studenti hanno fatto sapere che però, in mancanza delle nuove elezioni, in consiglio di istituto c'era solo un rappresentante. "Qui - spiega la professoressa Giasi - l'orario è ancora "quasi definitivo". Siamo quindi aperti a proposte di spostamento di seste ore in coda al sabato, magari privilegiando la materie come Religione o Educazione Fisica che per motivi organizzativi sono di solito all'ultima ora. Eppure il "sabato leggero" era un'innovazione richiesta dai fatti, vista la processione di genitori che ogni sabato venivano a ritirare i figli con qualsiasi scusa o l'assenteismo senza giustificazione".
Al Socrate, invece, i conti si fanno con la campanella pomeridiana per il doppio turno a causa del pericolo di crollo in succursale. Ieri la preside Beatrice Mezzana era al Di Cagno Abbrescia per verificare la prossima sede che ospiterà, in affitto, tre sezioni. "Per adesso - spiega - l'orario è ridotto dalle 8,15 alle 13, con il rientro pomeridiano dalle 13 fino alle 17,30. Le ore sono di 50 minuti, le ultime di 45. Ma per i licei la gestione dell'orario è più semplice: non ci sono le sei ore quotidiane dei tecnici e dei professionali. "In effetti - aggiunge il professor Aulenta, dirigente del tecnico industriale Panetti - da noi si entra alle 8 e si esce alle 13,30, con la sesta ora ridotta di cinque minuti. Facciamo di tutto per favorire un'utenza diversificata proveniente da tutto il circondario". Si lavora di fantasia. Al Giulio Cesare, tecnico per ragionieri e liceo linguistico, si entra alle 8,10 e la sesta ora finisce alle 13,45, con ore da 55 minuti e recuperi pomeridiani per i docenti che devono raggiungere il monte ore mentre al liceo delle scienze sociali, il vecchio magistrale Bianchi Dottula, si entra alle 8,15 con ore da 60 minuti e un taglio di 10 solo alla quinta e all'eventuale sesta. Un guazzabuglio che però non è tenuto in alcun conto dal trasporto pubblico: il bus che parte alle 7,30 dal quartiere San Paolo per il polivalente di Japigia è lo stesso per tutti, che si entri alle 8 o alle 8,30 al Salvemini, all'Elena di Savoia, all'Euclide, al Lenoci piuttosto che al Caracciolo. Stessa "elasticità" per i trasporti extraurbani. E i Ds puntano il dito sulla riforma Moratti. "Specie nella scuola media - scrivono Carmela Montagnuolo e Giorgio Crescenza, responsabili scuola di Ds e Sinistra giovanile - le materie opzionali, lo sconvolgimento causato dalla nuova organizzazione delle cattedre, dalla continuità didattica e dai nuovi utenti provenienti dall'immissione anticipata hanno reso chiaro lo scompiglio avviato dalla riforma, senza risolvere i problemi reali".


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