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Repubblica-Bari-Scuola, Vendola all'attacco della Moratti

VERSO IL VOTO Il forum promosso dal centrosinistra: "Dopo la riforma in Puglia il diritto allo studio è ormai soltanto sulla carta" Scuola, Vendola all'attacco della Moratti "...

16/02/2005
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la Repubblica

VERSO IL VOTO
Il forum promosso dal centrosinistra: "Dopo la riforma in Puglia il diritto allo studio è ormai soltanto sulla carta"
Scuola, Vendola all'attacco della Moratti
"Istruzione pubblica devastata: per prof e studenti il futuro è precario"
Il candidato alla presidenza della Regione: una grande beffa per i giovani
Venerdì la riunione decisiva per la lista della "Primavera pugliese"
Fallito il rapporto con le imprese e i costi tra tasse, libri e trasporti sono ormai altissimi
PIERO RICCI


L'applauso è caloroso anche se chi è seduto in platea fa parte di una delle categorie più "depresse" dalle politiche del centrodestra: docenti e studenti della scuola pubblica. Nichi Vendola è l'ospite d'onore del forum del centrosinistra animato dalla deputata diessina Alba Sasso al quale partecipano i partiti del centrosinistra, i sindacati di categoria, un paio di consiglieri regionali come il diessino Michele Ventricelli e Michele Losappio del Prc. Sul banco degli imputati è soprattutto la riforma Moratti: Vendola l'ha osteggiata da parlamentare ma nella veste di aspirante governatore può solo arginare la declinazione che di quella riforma si potrà fare in Puglia. Ma il tema dell'istruzione rimane centrale nell'alternativa di governo che ha in mente Vendola. E le articolazioni sono la formazione professionale e il diritto allo studio. Sulla prima: "Bisogna legarla alla strategia di rilancio economico, farne un filo decisivo per cucire i tasselli di un mosaico", dice citando l'ultima pubblicazione dell'economista barese Gianfranco Viesti.
La destra - secondo Vendola - ha sbagliato obiettivo: "Il suo fallimento sta nella precarizzazione del lavoro che avrebbe favorito le imprese, salvo poi scoprire che vanno avanti le imprese che hanno saputo innovare". La partita che Vendola vuole giocare con le imprese non va nella direzione di deprimere il costo del lavoro. In platea vi sono molti docenti precari, una in particolare indossa un lenzuolo ed esibisce un cartello dal contenuto inequivocabile: "Precario con diritto di voto". Pensa a lei Vendola quando afferma che "la Puglia patisce i dolori della devastazione della scuola pubblica operata dal ministro Moratti". Ma si rivolge anche alle migliaia di studenti universitari "che vincono le borse di studio ma poi non le incassano perché non ci sono soldi".
Vendola la chiama "la beffa del diritto allo studio alla pugliese" che ha effetti devastanti soprattutto sui fuori sede. "Tasse, libri, trasporti senza sconti, case dello studente insufficienti che alimentano un mercato nero non aiutano il diritto allo studio", spiega Vendola che sull'argomento pensa a "un pacchetto dei diritti da garantire a prezzo politico per aiutare i fuori sede". Ma immagina anche una scuola che sia "fabbrica della socialità" dopo che le riforme del centrodestra l'hanno trasformata nella "fabbrica delle solitudini". E nella socialità c'è "l'investimento che la Regione può fare per promuovere le esperienze di formazione dei giovani del Mediterraneo", l'impegno per un'alleanza con gli enti locali "per abbattere la mortalità scolastica". Si rivolge all'assessore alla pubblica istruzione del Comune di Bari, Pasquale Martino per prefigurare possibili accordi "per il recupero dei minori a rischio".
Nel programma dell'aspirante governatore del centrosinistra non c'è "la scuola come serva sciocca di un sistema arretrato di imprese ma l'incivilimento del territorio". E gli pare addirittura assurdo, mentre mostra l'orecchino e professa di essere rimasto no-global, "vedere questa destra apologeta della globalizzazione, che scende in Puglia con le gambe dell'onorevole Carlucci con un sottosegretario della Lega Nord a offrire protezione dalla Cina con i dazi".
Assurdo che tocchi proprio al no global Vendola "dire che non si può avere paura" se si punta a "ricostruire il sistema con le giovani generazioni in una scuola che deve continuare a produrre valori e saperi". Non gli sarà facile riaccendere la speranza, ma l'incontro con il mondo della scuola gli sarà utilissimo per calibrare l'intervento alla convention programmatica dell'Unione pugliese di sabato prossimo alla Fiera del levante. Un lavoro che ha cominciato ieri, dopo il rinvio dell'incontro con i segretari della coalizione e i presidenti delle Province. Bisognava decidere la composizione della lista della Primavera pugliese. Ora se ne riparlerà venerdì prossimo, alla vigilia della convention. Ma non ci sono problemi politici.
"La formazione della lista della Primavera pugliese - assicura Vendola - è giunta quasi al termine. La lista rappresenterà una forte novità all'interno della coalizione di centrosinistra e con la riunione dei segretari, dei sindaci e dei presidenti del prossimo venerdì 18 febbraio, un lungo lavoro di preparazione giungerà a compimento".
È appena cominciato, invece, il lavoro dell'ordine dei giornalisti pugliesi sulla segnalazione del presidente della Regione, Raffaele Fitto, in merito alle dichiarazioni di Vendola sui giornalisti a libro paga di Fitto. Vendola, che è iscritto all'ordine, potrebbe rischiare un procedimento disciplinare per quelle affermazioni. Il Consiglio dell'ordine, però, ha scelto la linea della prudenza: respinge qualsiasi tentativo di trasferire sul piano della contrapposizione politica ed elettorale una vicenda che, qualora se ne dovessero ravvisare gli estremi, andrà affrontata solo sul piano disciplinare". In una nota si afferma che "il Consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Puglia sta esaminando la questione secondo i modi, i tempi e le competenze che gli sono propri". "Il Consiglio tiene a sottolineare, inoltre, che l'accertamento preliminare dei fatti - si conclude nella nota - non implica necessariamente l'avvio di un'azione disciplinare che solo il Consiglio può deliberare nella sua collegialità".


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