CAMILLA POVIA
E´ un anno nero per la scuola pugliese. Tra grembiulini e voti in condotta, si cominciano a vedere anche gli effetti dei tagli dei 1400 posti di lavoro inseriti nella finanziaria dello scorso anno. Diminuiscono, così, anche le cattedre della seconda lingua, il francese, lo spagnolo e il tedesco. Il dato è emerso ieri al liceo Euclide di Bari durante le nomine per le insegnanti supplenti della scuola media e superiore.
Sono 101 le cattedre assegnate per l´insegnamento del francese, contro le 142 dello scorso anno. Undici le supplenze assegnate per la lingua spagnola, contro le 22 del 2007. E solo tre quelle per il tedesco, a fronte delle sei dello scorso anno. Per la prima volta in un mese, non sono i tagli del governo Berlusconi a destare preoccupazione e né quelli del ministro Gelmini a sollevare polemiche. «Le cattedre di lingua che sono state dimezzate - spiega Lena Gissi, segretario generale Cisl scuola - non sono altro che l´effetto dei tagli della finanziaria di Prodi, 1400 unità in meno nel giro di pochi mesi».
La scuola media Ungaretti di Bari, per esempio, ha perso una cattedra di tedesco. Stessa situazione a Polignano, nella scuola media Volta e nella scuola media di Palo del Colle. «Dai dati si può notare come l´insegnamento del tedesco stia scomparendo - ha continuato la Gissi - ci hanno dimezzato le cattedre di una lingua importante. E questo è solo l´inizio».
E pensare che i tagli di 1400 posti di lavoro, in un primo momento, potevano anche essere molti di più. «L´intervento sindacale ha ridotto un po´ il numero - ha detto Claudio Menga, segretario generale Flc Cgil - all´inizio c´era stata una previsione peggiore ma abbiamo scioperato e ci siamo battuti per limitare il danno. Ma io mi chiedo, se già adesso la scuola pugliese è così in ginocchio, come sarà dopo i tagli del ministro Gelmini?». Oggi i precari in tutta la Puglia sono 18.730. Sono tutti quei docenti che non hanno un lavoro, che sono in graduatoria da diversi anni e che aspettano invano di essere chiamati a insegnare. Quello che possono fare, è sperare nella malattia di un collega o nella maternità di un altro. Possono, anche, incrociare le dita per qualche pensionamento. E l´anno prossimo sarà ancora peggio. I tagli triplicheranno e il divario tra alunni e docenti sarà sempre maggiore. «La Puglia è la regione con più ragazzi per classe - ha continuato Menga - al nord abbiamo un docente ogni 8 alunni, qui da noi uno ogni 12». Gli iscritti si moltiplicano e i professori vengono tagliati. E´ la beffa della scuola pugliese. «Con i tagli di 1400 posti di lavoro, molte classi hanno perso anche il tempo prolungato - ha aggiunto Menga - e continuando così, la scuola pugliese rischia di essere messa sempre più ai margini».
Intanto continuano le nomine per i supplenti: oggi è il turno dei maestri di scuola elementare. Poi toccherà ancora alle scuole superiori, soprattutto per le discipline giuridiche e per scienze. Non è escluso che qualche supplenza venga assegnata durante il corso dell´anno. Quello che è certo è che sarà una delle ultime. Perché i tagli del nuovo governo sono già in arrivo.
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