Repubblica-BAri-Scuola, il tramonto dei licei record di iscritti ai professionali

Inversione di tendenza a Bari: la maggioranza degli studenti preferisce gli istituti tecnici. "Perché danno più sbocchi lavorativi"
Scuola, il tramonto dei licei record di iscritti ai professionali
Guida
Pirolo
Alla vigilia dell'entrata in vigore della riforma sovvertiti i pronostici "Scelte dettate anche dai costi elevati degli studi universitari"
ANNA GRITTANI

Imprevista inversione di tendenza nei gusti degli studenti baresi: tradiscono i licei per iscriversi agli istituti tecnici e professionali. Tra cinque anni, insomma, ci sarà un boom di ragionieri, geometri e periti. Sovvertiti, insomma, tutti i pronostici: il 56,34 per cento dei ragazzi ha scelto di iscriversi agli istituti tecnici e professionali contro il 40,88 che ha preferito invece il liceo. Un risultato imprevisto per gli stessi addetti ai lavori, ma che trova probabilmente una ragione proprio nella peculiarità dell'anno scolastico 2006-2007. Sarà l'ultimo senza riforma, dal successivo quegli stessi istituti tecnici diventeranno licei, mentre i professionali (nel caso in cui non potranno essere trasformati in licei), passeranno nel canale dell'istruzione professionale e dureranno quattro anni. Il che vuol dire innanzi tutto una cosa: concluso il percorso liceale non ci saranno più né ragionieri, né geometri, né periti. Gli iscritti al prossimo anno scolastico sono gli ultimi.
Come avviene di solito, dal 9 al 25 gennaio le famiglie hanno provveduto alle iscrizioni, consegnando la domanda alle scuole medie dove i ragazzi stanno frequentando l'ultimo anno. La rilevazione capillare è stata fatta nelle 24 scuole medie baresi per un totale di 3099 domande consegnate al 25 gennaio. Ovviamente sfuggono al conto i ritardatari e coloro che hanno avuto ripensamenti, ma l'orientamento e la preferenza delle famiglie baresi è chiarissima: i ragazzi che si iscriveranno ai licei classici, scientifici, pedagogici (gli ex magistrali) ed artistici sono 1267 contro i 1746 che invece andranno agli istituti tecnici e professionali, 79 ragazzi si iscriveranno ai corsi professionali e 7 alle scuole private.
Alcune scuole medie hanno già spedito alle superiori le domande, altre le stanno ancora riordinando e le spediranno in questi giorni. Ecco perché gli stessi presidi non conoscono ancora il numero definitivo degli iscritti. Ai soli istituti tecnici del capoluogo, ad esempio, stanno per arrivare 1096 iscrizioni (il 35,36 per cento del totale). Ma in definitiva i capi d'istituto non si stupiscono più di tanto. Cecilia Pirolo, dirigente dell'Itc "Romanazzi", attribuisce la scelta dei ragazzi a una serie di fattori: "L'attenzione delle famiglie dice - si è spostata sul collegamento della scuola col mondo del lavoro, anche per merito delle sperimentazioni dell'alternanza scuola lavoro, condotte soprattutto negli istituti tecnici. Queste esperienze entrano a far parte del curriculum insieme con il titolo di studio. Al contrario le famiglie che hanno avuto i figli al liceo si sono accorte che non era favorito l'ingresso nel mondo del lavoro. Inoltre i percorsi universitari sono spesso lunghi e faticosi e pesano nella situazione economica attuale. Ecco che poter dare ai figli un titolo di studio con esperienze lavorative è un motivo di sollievo".
E i licei? Il dato delle iscrizioni testimonia le preferenze ma non nega il problema dell'esplosione, per due motivi: i licei sono di meno degli istituti tecnici e professionali e per di più in quelli cittadini si riversano anche molti ragazzi della provincia. Ne è convinto Antonio Guida, preside dell'Itc "Giulio Cesare" di Bari: "Aver superato il 40 per cento delle preferenze è un dato altissimo per i licei, quanto agli istituti tecnici, il risultato dell'indagine non mi coglie di sorpresa. Ad oggi già sono confermate le iscrizioni dell'anno scorso".