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Repubblica/Bari: Scuola, i precari pronti a incatenarsi "Il più grande licenziamento di massa"

Cinquemila docenti in meno in tutta la Puglia: stamattina si ritroveranno in via Castromediano "Emergenza sicurezza: il nuovo anno con aule più numerose meno insegnanti e meno personale amministrativo"

03/09/2009
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la Repubblica

Cinquemila docenti in meno in tutta la Puglia. Mille e cinquecento persone, tra insegnanti e personale amministrativo e tecnico ausiliario, senza più un posto di lavoro solo nella provincia di Bari. I precari oggi manifesteranno davanti alla sede dell´Ufficio scolastico regionale per protestare contro «un licenziamento di massa che non ha precedenti nella storia». Una parte di loro chiederà anche le dimissioni della dirigente Lucrezia Stellacci, che oggi sarà a Roma per un incontro al ministero dell´Istruzione. L´appuntamento, organizzato dalla Rete dei docenti precari di Bari ed esteso ai colleghi delle altre province, alla Flc Cgil, Cisl e Uil, è alle 10 in piazzale Castromediano: lì i precari pugliesi sono pronti a incatenarsi «per dare continuità a una protesta che sta attraversando tutta Italia».
«La nostra scuola pubblica è ormai allo stremo delle forze, messa in ginocchio da una riforma spregiudicata e scellerata che ha inteso soltanto rastrellare fondi sulla pelle di migliaia di lavoratori precari e di studenti» riflettono i fondatori della Rete docenti precari. «Il ministero dell´Istruzione, guidato dal ministero delle Finanze, ha disposto una linea di tagli che, soltanto nella provincia di Bari, nell´anno scolastico che sta per cominciare, vede 1200-1300 docenti non confermati».
L´altro punto all´ordine del giorno è quello della sicurezza: l´anno scolastico al via avrà classi più numerose con meno mezzi a disposizione e in centinaia di casi gli istituti hanno dovuto rinunciare al tempo pieno. «Si tratterà, ora, di trovare soluzioni alternative, spesso a pagamento - attaccano gli organizzatori del presidio - Si tratterà di sperare che il soffitto dell´aula di nostro figlio non crolli, considerato che le norme sulla sicurezza sono apertamente violate dalla nuova disposizione che obbliga i dirigenti a formare classi oltremodo numerose. Si tratterà persino di ritagliarsi qualche ora alla settimana da dedicare alla pulizia della scuola e alla sorveglianza degli istituti e dei nostri figli, visto che né le condizioni igieniche né l´assistenza agli alunni saranno più assicurate dai tagli al personale».


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