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Repubblica-Bari- scuola anche l'ora di Islam

Incontro in Municipio con la ragazza barese convertita ad Allah, il marito e il più piccolo della famiglia A scuola anche l'ora di Islam Il sindaco: "Aisha, accompagnerò io tuo figl...

05/10/2004
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la Repubblica

Incontro in Municipio con la ragazza barese convertita ad Allah, il marito e il più piccolo della famiglia
A scuola anche l'ora di Islam
Il sindaco: "Aisha, accompagnerò io tuo figlio in classe"
"Capire e studiare meglio tutte le fedi anche l'ebraica e il buddismo"
La donna che indossa il velo, aveva rivelato che per questo motivo è emarginata
RAFFAELE LORUSSO


A scuola con il sindaco. Michele Emiliano tende la mano a mamma Aisha. La ragazza barese convertitasi all'Islam, che nei giorni scorsi aveva raccontato a Repubblica la sua storia di donna discriminata, derisa e guardata con sospetto per via del velo, accompagnerà il proprio bambino a scuola insieme con il primo cittadino. Un gesto simbolico, quello di Michele Emiliano, che sarà il preludio di una serie di iniziative per diffondere la tolleranza. A cominciare dalla proposta a tutti i capi di istituto, suggerita dall'assessore alle Culture e Religioni Nicola Laforgia, di consentire a tutti gli studenti musulmani esonerati dall'ora di religione di incontrare insegnanti musulmani per approfondire i fondamenti della loro fede.
La signora Aisha varca la soglia di Palazzo di Città nella tarda mattinata, insieme con suo marito Abdul, l'Imam di Bari, e il più piccolo dei loro tre figli, che ha pochi mesi. Ad accoglierli c'è l'assessore Nicola Laforgia. L'Imam racconta del disagio di sua moglie per via del velo. "Questo non è un simbolo di sottomissione, ma soltanto un mezzo per preservare la bellezza della donna", si lascia andare Aisha. "Dobbiamo diffondere la conoscenza dei principi della religione musulmana: soltanto la conoscenza può aiutare a superare le diffidenze", spiega l'assessore. Poi, arriva il sindaco e prende in braccio il bambino. "Tu sei un barese figlio di Allah", scherza.
L'incontro, voluto proprio da Michele Emiliano, dura una quarantina di minuti. Alla fine Michele Emiliano annuncia che nei prossimi giorni accompagnerà nella scuola Garibaldi il maggiore dei tre figli della coppia. "Sarà il primo passo di un percorso umano che dev'essere esteso a tutta la città - spiega - . Il bambino avrà l'onore di essere accompagnato dal sindaco in quanto istituzione per far capire ai suoi compagni, agli altri genitori e agli insegnanti che lui è importante come qualsiasi altro bambino del mondo e che la sua mamma è tenera come tutte le mamme del mondo".
L'amministrazione comunale non si fermerà però ai simboli. Su proposta dell'assessore Nicola Laforgia, saranno promossi incontri di istruzione con i rappresentanti delle principali religioni monoteiste. L'obiettivo, confessa però il sindaco, è quello di aprirli presto ai rappresentanti di tutte le confessioni religiose. "L'ideale - spiega Michele Emiliano - sarebbe discutere su che cos'è la realtà quotidiana di un credente nell'Islam e avere un'idea più precisa sulle scritture della religione musulmana, ebraica e buddista. Penso ad una prolusione riservata agli studiosi delle singole religioni e ad una seconda parte dedicata al dialogo interreligioso".
Un primo passo deciso verso la diffusione di una cultura della tolleranza e dell'accettazione reciproca sarà rappresentato anche dalla richiesta consentire agli studenti musulmani di incontrare insegnanti musulmani durante l'ora di religione. "Sarebbe un modo per consentire loro di apprendere i fondamenti della loro fede perché, come tutti i ragazzi, anche quelli di religione musulmana scappano dal catechismo e pensano a giocare", scherza Michele Emiliano. Che assicura di voler andare fino in fondo, ma anche di non avere alcuna intenzione di introdurre una nuova materia di insegnamento. "Questo non significa insegnare religione musulmana in Italia - precisa - . Se ci diranno che non è possibile, faremo loro cambiare idea perché riteniamo che questa iniziativa sia compatibile sia con la Costituzione sia con lo spirito del cattolicesimo". Il sindaco saluta gli ospiti donando loro una copia di "Nicola, il santo delle genti", fatto stampare dal Comune. "È un simbolo importante del percorso che vogliamo seguire per stimolare la conoscenza fra culture diverse", spiega. E rilancia: "Mi aspetto dall'Imam un'edizione italiana del Corano, fermo restando che io sono di religione cattolica e non intendo cambiare".


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