Repubblica-Bari-Scuola, 266 nuovi insegnanti "Ma c'è la minaccia dei tagli"
La bozza del ministero per gli istituti primari pugliesi Scuola, 266 nuovi insegnanti "Ma c'è la minaccia dei tagli" ILARIA FICARELLA ...
La bozza del ministero per gli istituti primari pugliesi
Scuola, 266 nuovi insegnanti "Ma c'è la minaccia dei tagli"
ILARIA FICARELLA
Sui 1.610 nuovi insegnanti assunti in tutta Italia per la scuola primaria e per l'insegnamento della prima lingua straniera, 266 saranno in Puglia. Soltanto la Sicilia e la Campania avranno un numero di assunzioni superiore. Per la Basilicata è previsto un aumento di appena 33 unità. E' questo l'unico elemento in apparenza confortante contenuto nella seconda bozza della circolare sugli organici della scuola, presentata venerdì dal ministero ai sindacati. Secondo i dati pubblicati ieri dal Sole 24ore, i tagli previsti nella prima bozza non sono stati confermati, ma addirittura aumentati. Soltanto per quanto riguarda la scuola primaria e l'insegnamento della seconda lingua sono state previste assunzioni come conseguenza dell'anticipo delle iscrizioni.
Nonostante però la "concessione" delle nuove assunzioni, i sindacati pugliesi si dicono ancora scettici e, anzi, affermano che le decisioni prese dal ministero con questa seconda bozza della circolare "non fanno altro che confermare le preoccupazioni". Secondo Gianni Milici, segretario generale della Cgil scuola Puglia, "il Ministero sta facendo soltanto un discorso numerico, senza tenere in considerazione le esigenze delle scuole e disarticolando dati vecchi che non rappresentano la realtà attuale". In particolare, stando ai dati forniti al sindacato proprio dalla Direzione scolastica regionale, le iscrizioni alla primaria in Puglia per l'anno prossimo sono diminuite di circa tremila unità. "Non si vede dunque - dice Milici - su quale elemento si siano basati per prevedere l'aumento".
In ogni caso, per discutere la nuova bozza della circolare, i sindacati hanno già chiesto alla Direzione regionale un incontro. "Attendiamo a breve di essere convocati - spiega il segretario della Cgil Scuola - Altrimenti saremo noi a sollecitare un incontro. Anche perché le preoccupazioni restano tutte, visto che quei 12mila posti che la Finanziaria intendeva tagliare nelle scuole di ogni grado sarebbero stati addirittura aumentanti, invece di essere abbattuti come chiedevamo noi. Le motivazioni per partecipare allo sciopero generale del prossimo 26 marzo ci sono e restano tutte".