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Repubblica/Bari: Prof precari, rischio licenziamenti

Fuori dal ruolo una cinquantina di docenti di sostegno Polemica per una sentenza del Tar La Cgil: occorre un intervento di Napolitano

25/05/2008
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la Repubblica

ANNA PURICELLA

L´immissione in ruolo per un insegnante è da sempre considerata garanzia per il futuro lavorativo. Ora non più. Secondo quanto denuncia la Flc Cgil Bari, a partire dal 26 maggio più di cento docenti di sostegno riceveranno la lettera di licenziamento e saranno esclusi dalle graduatorie scolastiche. È il risultato della decisione del Tar di Bari del 27 marzo scorso che ha imposto all´Ufficio scolastico provinciale di individuare entro 60 giorni gli insegnanti di sostegno della scuola superiore che esercitavano l´attività nonostante avessero solo la specializzazione per la scuola media. «Gli insegnanti di sostegno - spiega Fabio Scrimitore del Provveditorato - possono insegnare se accanto all´abilitazione hanno anche una specializzazione. Le due cose vanno necessariamente di pari passo».
Dal 1998, con il decreto sugli ambiti disciplinari si è aggiunta una clausola, una svolta nella formazione del corpo docente per il sostegno: cadeva la distinzione tra scuole medie e superiori. Un insegnante di sostegno per la scuola media poteva far richiesta di inserimento nelle graduatorie delle scuole secondarie di secondo grado. Ed è quanto hanno fatto in molti. «Il decreto fu voluto - continua Fabio Scrimitore - per combattere la denatalità, che aveva creato un sovrannumero di docenti». A confondere il tutto è arrivata un´anomalia tutta barese. Nel 2002 l´Università degli studi di Bari ha offerto corsi per gli insegnanti di sostegno. Distinti tra scuole medie e superiori. Ignorando del tutto il decreto del 1998 e la necessaria contemporaneità tra abilitazione e specializzazione.
Da qui i ricorsi al Tar, che hanno portato alla decisione di licenziare quanti, nelle graduatorie dal 2004 al 2008, hanno presentato domande anomale: specializzati per gli alunni delle scuole medie, sono entrati in ruolo nelle superiori. Ritenendo di muoversi nell´ambito della legge. Molti di questi lavorano nelle scuole del Nord dal 2007. «Il provveditore di Bari - ammette Claudio Menga, segretario di Flc Cgil Bari - ha dovuto diramare a tutti i provveditorati delle regioni italiane la sentenza, creando così un caso». Nelle graduatorie 2004-2008 sono state individuate finora circa 50 persone che lavorano in questa situazione. Di questi docenti 21 - secondo i dati dell´Ufficio scolastico provinciale - hanno avuto un incarico a tempo determinato. A loro sarà notificato il licenziamento a giorni. Non considerando tutti gli altri cui la sentenza possa applicarsi e il peso che avrà sulle graduatorie scolastiche del prossimo anno. «Saranno tutti depennati dalle graduatorie - conclude Menga - L´unica soluzione è appellarsi al Consiglio di Stato, o accelerare il corso degli eventi con l´intervento del presidente della Repubblica». Un provvedimento ad hoc per il reintegro nelle graduatorie è l´unica speranza rimasta agli insegnanti.


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