Repubblica/Bari: Piano antibulli nelle scuole saranno coinvolti i genitori
All´inizio di ogni anno sarà sottoscritto un patto di corresponsabilità Prevista una guida al corretto uso di internet e della televisione
EMERGENZA SCUOLA
Da settembre il via: sportelli nei rioni a rischio
All´inizio di ogni anno sarà sottoscritto un patto di corresponsabilità
Prevista una guida al corretto uso di internet e della televisione
PAOLO RUSSO
La scuola pugliese passa al contrattacco: dal settembre scatta il piano antibullismo. Lo ha presentato ieri Lucrezia Stellacci, direttore dell´Ufficio scolastico regionale: sportelli amici negli istituti più a rischio di devianza, un laboratorio di educazione rivolto anche alle famiglie e una guida al corretto uso di internet e della televisione. "E´ così che riusciremo a smontare i nostri bulli".
La Stellacci ha assunto la guida delle scuole pugliesi dalla scorsa estate. Ma, non per colpa sua, il 2006-2007 è stato un anno scolastico difficile, iniziato con le irruzioni dei vandali e proseguito con i video della donna che il popolo della rete conosce come la sexy professoressa di Monteroni. Poche decine di episodi su una popolazione scolastica che tra docenti e alunni coinvolge, in Puglia, oltre un milione di persone. "Eppure della scuola, nella nostra regione oggi si parla solo male – dice la Stellacci - Per questo, per sconfiggere il bullismo, abbiamo bisogno dell´aiuto di tutti: studenti, docenti e genitori. Sarà una battaglia difficile che la scuola condurrà con la sua arma migliore: l´educazione".
Nel piano antibullismo, messo appunto in Puglia seguendo le linee guida del ministero guidato Giuseppe Fioroni, non ci sarà spazio per le azioni repressive. Ma si punterà tutto sull´educazione: per questo l´Ufficio scolastico regionale ha deciso di coinvolgere attivamente anche le famiglie. All´inizio di ogni anno scolastico genitori e presidi sottoscriveranno un patto di corresponsabilità: "Ognuno – ha sottolineato il Provveditore – deve fare il suo. La scuola è in grado di fare un buon lavoro solo se gli studenti sono seguiti nel loro percorso di crescita anche dalle famiglie". Tutto il progetto ruoterà attorno a "Leges", il Laboratorio di educazione giovanile e sociale, un presidio territoriale permanente attraverso il quale la Puglia tenterà di prevenire e recuperare le azioni di degrado avvenute quest´anno all´interno delle oltre novecento scuole della regione. I gruppi di lavoro (uno per ogni provincia ) formati da docenti e genitori avranno il compito di raccogliere e verificare le segnalazioni provenienti dal numero verde "antibullismo" istituito quest´anno dal Ministro dell´Istruzione, Giuseppe Fioroni. Ma dovranno anche riuscire a raccogliere e stimolare le denuncie provenienti dal basso per fare uscire dal silenzio le vittime del bullismo. Un´attenzione particolare, poi, sarà rivolta agli istituti più esposti, negli scorsi anni, ad episodi di violenza e vandalismo.
Nelle scuole dei quartieri a rischio verranno istituiti degli "sportelli amici", dei centri di ascolto, gestiti a titolo volontario dai ragazzi più grandi, dai docenti e dai genitori. Serviranno a dare coraggio agli studenti più deboli e esposti alle prepotenze dei bulli. E siccome, grazie ai videofonini, la violenza e gli episodi di vandalismo e maleducazione oggi viaggiano soprattutto su internet, la scuola pugliese studierà anche un percorso per educare anche gli alunni più piccoli a un corretto uso del web e dei programmi televisivi. "E´ un progetto ambizioso – ammette la Stellacci – che dovrà funzionare con pochi soldi e tanta buona volontà. Poiché contiamo nell´aiuto delle famiglie e dei ragazzi, il piano sarà totalmente operativo solo da novembre: prima di partire dobbiamo fare formazione".
Inoltre, all´inizio del prossimo anno scolastico, verrà diffuso, a campione, un questionario per conoscere quali sono, secondo i 700mila alunni pugliesi, le cose più urgenti da fare per rendere più sicure le scuole della regione. Si partirà solo quando si avrà un quadro completo della situazione.