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Repubblica-Bari.-Per la qualità dell'insegnamento se no diventiamo Grande Fratello

Pagina VIII Motivazioni e ansie della protesta, i docenti: la tv ammazza la lettura Per la qualità dell'insegnamento se no diventiamo Grande Fratello" ...

19/03/2003
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la Repubblica

Pagina VIII
Motivazioni e ansie della protesta, i docenti: la tv ammazza la lettura
Per la qualità dell'insegnamento se no diventiamo Grande Fratello"


La platea ha i volti dei docenti e del personale Ata delle scuole di Bari. Ha l'espressione di chi ha la sicurezza del posto di lavoro e di chi teme di non averlo mai. Tuttavia in tutti gli occhi si legge la preoccupazione per il futuro. C'è chi ha il coraggio di salire sulla pedana ed esprimere lo sdegno. C'è chi rigira nelle mani la cartolina che i quattro sindacati hanno fatto stampare in migliaia di copie. È indirizzata al "Signor Ministro Letizia Moratti" e dice: "Il mio contratto è scaduto da 14 mesi. Ne ho diritto".
Roberto Talamo è il portavoce degli abilitati e degli studenti della Scuola di specializzazione per gli insegnanti delle secondarie (Ssis). "Noi e i precari storici dobbiamo essere uniti - dice - per lo sciopero e per presentare proposte unitarie. Se ci saranno ricorsi offriremo l'alibi per non immettere in ruolo". Gli siede accanto Francesco Damiani che insegna sostegno alla media di Bari "Amedeo D'Aosta": "Sciopererò perché le mancate immissioni in ruolo vanno a detrimento della qualità dell'insegnamento, importante soprattutto per i disabili". Francesca Garrafa è un'insegnante di ruolo del II Circolo di Triggiano: "Sciopererò per il contratto, ma anche per la riforma. Il maestro prevalente è un ritorno indietro, soprattutto per la valutazione. E poi oggi non si legge, ma si vede "Il grande fratello". Il gusto per la lettura si impara a scuola, se è scuola di qualità". Sulla stessa lunghezza d'onda Francesco Carlucci, vicepreside all'Itis di Bitonto: "La riforma taglia il monte ore e quindi l'occupazione. Non si sa che fine faranno i docenti tecnico-pratici". C'è anche chi la pensa in modo opposto, come Nicoletta Gabriele docente alla media "Laterza" di Bari: "Non credo che sciopererò. Ci sono alcune cose della riforma che mi piacciono, come il maestro prevalente che non disorienta il bambino, o il voto in condotta".
(a.gri.)


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