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Repubblica-Bari-Mense chiuse, licenziati i supplenti

A sostituire i colleghi malati saranno ora gli insegnanti di ruolo le cui lezioni pomeridiane sono state sospese Mense chiuse, licenziati i supplenti Dopo la protesta il faccia a faccia La rabbi...

15/04/2003
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la Repubblica

A sostituire i colleghi malati saranno ora gli insegnanti di ruolo le cui lezioni pomeridiane sono state sospese
Mense chiuse, licenziati i supplenti
Dopo la protesta il faccia a faccia
La rabbia degli addetti della cooperativa: "Il Comune ci aiuti"

ANNA GRITTANI

La tempesta delle mense miete le prime vittime nel corpo docente. Scattano i licenziamenti per i supplenti temporanei (quelli che di norma sostituiscono i colleghi in malattia) rimpiazzati, a loro volta, dagli insegnanti di ruolo o dai colleghi con incarichi annuali che, non potendo più lavorare nelle ore pomeridiane, resteranno a disposizione. Lo ha annunciato ieri il dirigente del Csa (l'ex provveditorato) di Bari, Fabio Scrimitore, "in attesa che il Comune valuti cosa fare". La notizia segue all'incontro che ha riunito nel Comune di Bari, l'assessore alle politiche educative Domenico D'Oria, un rappresentante del Csa e i dirigenti didattici. E, ieri mattina, cento dipendenti della Cascina hanno gridato la loro rabbia davanti al Comune ottenendo alla fine l'assicurazione che, verificata la legittimità dell'appalto, le mense torneranno a funzionare.
Quello delle autorità scolastiche è un provvedimento temporaneo che, tuttavia, in questi ultimi trenta giorni effettivi di lezione, toglie soldi, punteggio e sorriso a tanti precari della scuola. Considerando che i dirigenti didattici interessati dal blocco del servizio mensa, nella sola Bari, sono venti e che a molti circoli fa capo più di un plesso, il numero dei candidati al licenziamento può essere cospicuo. Secondo i sindacati anche più di cento. "Non toccheremo gli annuali" assicura Scrimitore. Poi spiega: "Le classi con servizio mensa alle elementari sono di due tipi, quelle con un unico rientro settimanale e quelle a tempo pieno. Nel primo caso si può ovviare con un potenziamento dei mezzi pubblici che accompagnerebbero i bambini quattro volte al giorno anziché due, permettendo loro di pranzare a casa". "Per il tempo pieno - continua il dirigente - l'orientamento è la contrazione dell'orario. In questo caso il tempo scuola si svolgerebbe tutto al mattino. Anche alla materna le attività dovranno concludersi prima del pomeriggio in attesa che il Comune stipuli nuovi contratti. La certezza è che i bambini non mangeranno il panino né in classe né nella sala mensa".
Durissima la posizione della Uil scuola della provincia di Bari che, nello stesso pomeriggio di ieri, ha ricevuto due supplenti temporanee appena licenziate. Una bidella adibita alla mensa e una docente. "Sta pagando chi non ha colpa - commenta il segretario provinciale Andrea Misceo - la nostra indignazione è totale. Invitiamo tutte le autorità ad attivarsi con sollecitudine". Sconcertato Maurizio Lembo, segretario della Cgil scuola di Bari: "Licenziare i supplenti è una decisione dalla gravità inaudita ed è la prova della riduzione del tempo scuola".
L'assessore D'Oria, appena uscito dall'incontro con i dirigenti didattici, aveva dichiarato: "L'offerta formativa per i bambini di Bari non deve essere modificata. I dirigenti sono d'accordo e sulla base di questo principio stanno cercando le soluzioni". L'esempio ce lo fornisce Giacomo Mondelli, direttore della scuole elementari Corridoni e Piccinni. "I bimbi della Corridoni - dice - abitano tutti nella città vecchia, quindi pranzeranno a casa e poi torneranno a scuola, quelli della Piccinni che risiedono in vari punti della città, usciranno alle 14, andranno a scuola il sabato e forse faranno un rientro pomeridiano". Intanto il "Coordinamento genitori progetto scuola ed alimentazione", esprime sfiducia nei confronti del sindaco di Bari e degli assessori che "non sono più riconosciuti garanti dell'attuazione del tempo scuola". Oggi alle 18 saranno riuniti in un sit-in attorno alle sede del consiglio comunale. Con loro la Cgil scuola.


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