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Repubblica-Bari-Mamme ribelli contro il tutor "Tre maestri o ritiriamo i figli"

Putignano, duecento famiglie in rivolta: no alla riforma nelle elementari Mamme ribelli contro il tutor "Tre maestri o ritiriamo i figli" Sott'accusa soprattutto l'estensione ...

14/09/2004
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la Repubblica

Putignano, duecento famiglie in rivolta: no alla riforma nelle elementari
Mamme ribelli contro il tutor "Tre maestri o ritiriamo i figli"
Sott'accusa soprattutto l'estensione del provvedimento alle classi seconde e terze
La replica del circolo didattico: "Tutto in regola, c'è l'ok del collegio insegnanti"


Ne sono convinti. Stamattina stessa andranno dal dirigente scolastico e chiederanno il nulla osta per portare via dalla scuola i propri figli: duecento bambini. Motivo? Il tutor. I genitori degli alunni del II circolo didattico De Gasperi di Putignano, non vogliono il maestro unico: almeno non per i bambini di seconda e di terza elementare. "Non abbiamo nulla contro la riforma Moratti - spiegano - ma non accettiamo il docente tutor nelle classi che fino allo scorso anno hanno avuto i tre insegnanti del modulo". Per i genitori verrebbe meno la continuità didattica e soprattutto un modello scolastico, docenti inclusi, che li ha pienamente soddisfatti. La decisione di introdurre la figura del tutor anche nelle seconde e delle terze, è dovuta, a sentire mamme e papà, alla nuova dirigenza. Tuttavia anche il collegio dei docenti ha approvato l'introduzione della figura cara al ministro Moratti. E si sa, in materia di didattica il collegio è sovrano. Il consiglio di circolo, invece, delibererà oggi pomeriggio. Il dirigente della scuola ha dunque messo una pratica un'innovazione condivisa dai suoi docenti che sta per essere sottoposta anche all'altro organo collegiale. Tutto, sottolineano fonti della scuola, secondo le regole.
I genitori però non mollano, anzi sono più che mai sul piede di guerra. Specchio di una situazione complessa, difficile da accettare, soprattutto perché nessuno li ha consultati. Così andranno avanti con la protesta, come dicono loro "per tutelare gli interessi dei figli".
Hanno cominciato venerdì scorso, mettendo nero su bianco tutte le proprie ragioni, in una lettera inviata al dirigente Pietro Carucci e, per conoscenza, al Consiglio di circolo e al collegio dei docenti. Esprimono così i motivi del dissenso: per assegnare il docente-tutor alle classi "si sta procedendo allo smembramento dei moduli esistenti" interrompendo la continuità didattica. I genitori chiedono, invece, un'applicazione graduale della riforma proprio per non rendere "traumatico" il passaggio dal vecchio al nuovo assetto didattico, come del resto hanno fatto altrove. "È avvenuto - racconta una mamma - nell'altro circolo didattico di Putignano: lì è stato individuato un tutor solo come referente, mentre sono stati lasciati intatti i moduli". I genitori vorrebbero che andasse così anche nella loro scuola: per questo hanno chiesto al dirigente di "rivedere l'assetto applicativo della riforma nelle classi seconde e terze". Invece il tutor farà 18 ore, altre 9 saranno di laboratorio, 3 facoltative.
"La continuità didattica non ci sarà più - si lamenta Angela Vinella, una delle mamme - la stessa Moratti aveva parlato di un passaggio graduale". Inutile dire che nelle classi non possono restare i tre docenti di prima. In una terza le maestre volevano essere tutte e tre tutor, ma evidentemente non è possibile. "Per i bambini sarà un trauma psicologico dopo due anni di scuola trascorsi in piena serenità". Un papà, Franco Leone, ne è convinto: "Le insegnanti dei nostri figli erano davvero valide. Adesso cambiare maestre e sistema didattico sarà traumatico". I genitori, irremovibili, hanno organizzato una raccolta di firme che ha già ricevuto più di cento adesioni. Oggi chiederanno il nullaosta in segno di protesta.
Nel frattempo, a livello sindacale, si cerca di risolvere il problema del tutor. Si calcola che questa figura di docente così come istituita dalla riforma, snellirà il corpo docente dello Stato di 13mila posti. In un documento unitario siglato all'inizio di settembre, le segreterie provinciali di Flc-Cgil, Cisl e Uil scuola, invitano i collegi dei docenti "ad attendere le decisioni che verranno adottate in sede di contrattazione nazionale". La copertura finanziaria per il tutor al momento è irrisoria, spiegano i confederali: e le scuole, aggiungono, "non possono prevedere una retribuzione prelevata dal fondo d'istituto per pagare la maggiore prestazione di lavoro".
(a.gri.)


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