Repubblica-Bari-Le nomine già fatte non si cambiano
La presentazione del ricorso d'appello contro la sentenza del Tar Lazio aiuta gli uffici "Le nomine già fatte non si cambiano" L'ufficio scolastico regionale salva l'assegnazione del...
La presentazione del ricorso d'appello contro la sentenza del Tar Lazio aiuta gli uffici
"Le nomine già fatte non si cambiano"
L'ufficio scolastico regionale salva l'assegnazione delle cattedre
Nei Csa di Bari e Foggia l'incertezza generale ha alimentato una mattinata di caos
ANNA GRITTANI
Giù le mani dalle nomine. Il lavoro fatto non si tocca, anche se il Tar non è d'accordo. Ecco la decisione dell'Ufficio scolastico regionale, i cui vertici sono tornati al lavoro dopo l'interruzione per le vacanze. Mentre, nei Csa (ex provveditorati) di Bari e Foggia, l'incertezza generale ha alimentato una mattinata di caos. Più tranquilla la situazione a Brindisi dove le scuole polo hanno assegnato le ultime supplenze, solo poche unità. A Lecce, invece, gli uffici erano chiusi per la festa di Sant'Oronzo. Con le nomine si prosegue oggi come a Taranto dove saranno assegnati alle 10 (nelle scuole polo "Tempesta" e "Pacinotti") i 5 posti residui.
Una scelta, quella dell'Ufficio scolastico regionale della Puglia che tende da una parte a salvaguardare il lavoro già fatto dal Csa delle cinque province, dall'altra a garantire il regolare inizio dell'anno scolastico previsto in Puglia per il 19 settembre. A far pendere l'ago della bilancia in modo definitivo sulla salvaguardia dei posti già assegnati, l'annuncio dell'appello al Consiglio di Stato da parte del Ministero. E poi la verifica di ieri mattina sulle nomine già effettuate dai cinque Csa. Il risultato è che sono stati assegnati i quattro quinti delle supplenze, quindi non si torna indietro. E i sindacati? "Per il momento non rispondono, ma li sentiremo nei prossimi giorni" dice il direttore regionale dell'Istruzione Giuseppe Fiori. Nel frattempo la vita continua, ed ecco la cronaca di una mattinata divisa tra scuole polo ed ex provveditorati.
A Bari il contenzioso tra abilitati della Scuola di specializzazione per insegnanti di medie e superiori (Ssis) non crea problemi perché il dirigente del Csa Giuseppe Imbrici, come Fabio Scrimitore di Brindisi e Anna Cammalleri di Taranto, hanno applicato alla lettera la sentenza del Tar del Lazio secondo la quale gli abilitati della Ssis hanno diritto a soli 30 punti senza aggiunte relative al servizio eventualmente svolto durante i due anni accademici della Scuola di specializzazione. Ci sono da fare 200 nomine nelle scuole di ogni ordine e grado, di queste solo 21 tra medie e superiori. Tra provveditorato e scuole polo si accalcano un bel po' di precari, ma devono andar via delusi: il calendario sarà affisso oggi dalle 14 alle 19 nel Csa di Bari. Le convocazioni sono fissate invece per il 29 alle 9 presso le scuole polo, cioè l'istituto tecnico "Romanazzi" per medie e Superiori e la scuola De Amicis per le elementari.
A Brindisi tutto fila liscio: tre nomine vengono fatte per le secondarie nella scuola polo "Morvillo-Falcone", le ultime due avverranno oggi nell'Itc di Ostuni, scuola polo per elementari e materne.
Il caos è a Foggia. Qui, come a Lecce, nelle graduatorie è stata presa in considerazione la circolare del ministero che, interpretando in moto errato la prima sentenza del Tar, aveva attribuito agli abilitati Ssis anche i punti del servizio svolto durante i periodi di pausa della Scuola di specializzazione. Poiché la nuova sentenza del Tar del Lazio annulla la circolare ministeriale, i sindacati intendevano far bloccare le nomine. Ma non è andata così. "Il Csa '#8211; spiega Federico Mele della Cisl '#8211; sarebbe dovuto intervenire portando i nomi degli abilitati della Ssis da congelare, invece non l'ha fatto. Il dirigente della scuola polo che poi è il liceo "Volta" senza indicazioni, non se l'è sentita di mandare via i 150 precari che si sono presentati a scuola per una nomina. Oltretutto non c'erano molti sissini. Il problema di porrà oggi con le nomine di italiano e lingue straniere".
Anche a Lecce che, come Foggia, si è attenuta alla circolare del ministero, i sindacati intendono bloccare le nomine anche se, commenta Caterina Panareo della Cgil scuola di Lecce "Il nostro intento è quello di far rivedere le graduatorie, ma non ci sono garanzie che questo possa essere fatto visto che sarebbe necessaria una circolare del ministero". Le fa eco Maurizio Lembo della Cgil di Bari: "Così la spunteranno solo i precari che hanno i soldi per il ricorso".