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Repubblica/Bari: La scuola pubblica brilla tra alti voci ed eccellenze

Recentemente sono state pubblicate notizie sconfortanti sulla scuola meridionale. I nostri ragazzi di terza media risulterebbero meno preparati di quelli del Centro Nord e la Lega coglie nuove occasioni per chiedere di sottoporre a verifica la preparazione dei docenti del Sud in base ad un pregiudizio razzista. Ma qual è lo stato di salute della scuola meridionale ed in particolare di quella pugliese?

23/08/2009
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la Repubblica

Recentemente sono state pubblicate notizie sconfortanti sulla scuola meridionale. I nostri ragazzi di terza media risulterebbero meno preparati di quelli del Centro Nord e la Lega coglie nuove occasioni per chiedere di sottoporre a verifica la preparazione dei docenti del Sud in base ad un pregiudizio razzista. Ma qual è lo stato di salute della scuola meridionale ed in particolare di quella pugliese? In realtà i nostri docenti sono mediamente più preparati di quelli del Nord. E´ un dato di fatto dettato dai maggiori livelli di selezione, essendo di gran lunga più numerosi gli aspiranti ai concorsi a cattedra nelle regioni del Sud. E´ altrettanto vero che abbiamo maggiore difficoltà a lavorare in gruppo, a fare sistema. Anche sul piano delle strutture tecnologiche, grazie ai fondi europei, vi sono standard di qualità che non hanno nulla da invidiare alle scuole padane. Nello specifico della nostra regione, poi, basterebbe chiedere a qualsiasi funzionario del Ministero per avere conferma che l´efficienza e l´affidabilità delle scuole pugliesi sono di buon livello, a fronte di una effervescente progettualità e a forme consolidate di reciproca emulazione. Bisogna allora pensare che i dati pubblicati siano bugiardi? No, sarebbe un grave errore. Tra l´altro, in attesa degli esiti delle recenti prove OCSE PISA della secondaria superiore, le precedenti prove del ´96 avevano portato alle stesse conclusioni: i nostri quindicenni risultavano meno bravi di quelli del Centro Nord. Tuttavia lascia pensare che l´INVALSI, istituto per valutazione della scuola italiana, abbia sentito il bisogno di pubblicare, in riferimento ai test di terza media, tanto i risultati grezzi (quelli che ci davano primi) quanto quelli finali (dove eravamo ultimi), a seguito di riscontri su probabili trucchi (copiatura in massa delle risposte giuste). Non si mette in dubbio che imbrogli e superficialità possano essere statisticamente rilevati (al Sud e al Nord) ed è giusto sanzionarli, ma restano perplessità sull´aver reso noto che erano intervenuti pesantemente con criteri di rettifica. Difatti poi sorgono spontanee due domande. Le modifiche sono state pensate dopo, per ovviare ai primi risultati? In che misura e con quanta soggettività si è intervenuti? L´importante è che gli insegnanti pugliesi non giungano alla conclusione che l´impegno non paga, che tanto vale rassegnarsi ad un "ordine naturale" delle cose. E´ invece necessario che si prosegua sulla strada intrapresa del miglioramento e dell´innovazione, che si presti più attenzione alle indagini internazionali di valutazione. Abbiamo realizzato lo scorso anno 22 seminari di informazione e sensibilizzazione per i docenti pugliesi sulle prove internazionali OCSE PISA. Lo stesso faremo quest´anno con i docenti di scuola media e certamente i risultati arriveranno.
E´ lecito anche il dubbio che le uscite della Lega contro gli insegnanti o per la valorizzazione del dialetto siano cortine fumogene per distogliere l´attenzione dai problemi veri come il taglio agli organici della scuola di 132.000 unità o l´azzeramento dei finanziamenti annuali per il funzionamento ordinario. Quanto al dialetto, la letteratura meridionale vanta opere significative (dalla scuola siciliana a Giambattista Basile, a Beppe Lopez) che sono già oggetto di studio. Un buon esempio è il nascente Consorzio delle Scuole dell´Innovazione che raggruppa circa venti scuole superiori pugliesi e che ambisce a divenire una fucina di idee e proposte per l´intero sistema scolastico regionale.

Antonio Guida
preside ITC Marco Polo Bari


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