Repubblica-Bari-La Cgil e le associazioni unite in difesa della scuola pubblica
LA PROTESTA Ieri la manifestazione organizzata da sindacato e girotondi La Cgil e le associazioni unite in difesa della scuola pubblica Una giornata di mobilitazione che si è svolta in tut...
LA PROTESTA
Ieri la manifestazione organizzata da sindacato e girotondi
La Cgil e le associazioni unite in difesa della scuola pubblica
Una giornata di mobilitazione che si è svolta in tutta Italia
"Il governo Berlusconi sta mettendo in campo una serie di interventi in favore dei privati"
ANNA GRITTANI
Lo scopo è informare in modo capillare su quello che sta avvenendo nella scuola, nell'università e nella ricerca, l'esortazione è fermare la Moratti. Il modo però è diverso. Nessun sit-in, sciopero o cortei, ma una postazione in via Sparano con tabelloni e materiale informativo, che fanno il punto, rispondendo a tre quesiti: "si dice che" e qui parla il governo, "è proprio così?", "che cosa accadrà?", a queste ultime due domande risponde il cartello di associazioni, che ha organizzato la mobilitazione, capeggiate dalla Cgil scuola di Bari. Le tinte sono quelle dell'arcobaleno e il rosso dominante di Epifani, tra le une e le altre l'ironia delle vignette che catturano sorrisi amari. Domina lo scopo di informare: sull'obbligo scolastico abrogato dalla riforma Moratti, che costringe i ragazzi a scegliere a 13 anni tra licei e formazione professionale; sulla nuova scuola media, che aumenta le materie e riduce l'orario da 33 a 27 ore, somigliando sempre più al vecchio "avviamento"; sulla ricerca che non ha più le risorse (già scarse) di prima. E allora si distribuiscono volantini e si raccolgono firme sotto un testo dal taglio ironico: "Siamo immuni da tante nefandezze ma colpevoli di volere una scuola pubblica di qualità". Questa è un'idea dei girotondini, tra gli artefici della giornata di mobilitazione di ieri pomeriggio (che si è svolta contemporaneamente in tutta Italia), voluta dai sindacati Cgil e Cobas-scuola e da 40 associazioni: oltre ai Girotondi, Cidi, Arca, Proteo fare sapere, Uds, Udu, Legambiente, Libera, Pax Christi, Osservatorio per la Ricerca, per citarne solo alcune. Il senso è tutto nel titolo "Scuola, università, ricerca: il sapere e l'istruzione sono un bene pubblico - 1000 piazze per fermare la Moratti". Poi ai genitori è stato detto che i loro figli andranno in una scuola diversa da quella descritta dagli spot: "Il governo Berlusconi sta mettendo in campo tutta una serie di interventi per destrutturare la scuola, l'università e la ricerca pubbliche, aprendole alla privatizzazione".