Repubblica/Bari: Il governo taglia i fondi a tutte le Università ma il ministero impone due concorsi a Bari
Pur con gravi carenze di finanziamenti arriva la singolare erogazione di due budget. Esposto in procura
GIULIANO FOSCHINI
I fondi tagliati del 20 per cento. Il rischio (concreto) di aumento delle tasse universitarie. Il senato accademico che annuncia scioperi e «clamorose manifestazioni di proteste». A Roma, però, c´è qualcuno che ha a cuore l´università di Bari. C´è qualcuno al ministero, che pensa al sviluppo dell´ateneo pugliese, al suo prestigio. E per questo riserva e salva dai tagli i ondi straordinari per incrementare il corpo docente. E´ il caso di due concorsi banditi e pubblicati sulla Gazzetta ufficiale il 15 luglio. Scadenza, il 13 settembre. Si tratta di un posto da professore ordinario in Economia aziendale alla facoltà di Economia di Taranto e uno in Diritto ecclesiastico a Scienze Politiche. Secondo il ministero si trattava di due discipline assolutamente indispensabili per il futuro accademico e per questo meritevoli di una borsa straordinaria: a coprire le spese dei nuovi docenti ci penserà interamente Roma. In questa maniera si è riusciti a vincere anche le resistenze della facoltà di Scienze politiche che in un primo momento aveva espresso parere negativo a bandire la prova, non ritenendo prioritaria la disciplina nella programmazione.
Attenzione straordinaria del ministero per questi due concorsi, dunque. O qualcosa di diverso, sospetta il solito malizioso corvo che ha inviato a giornali e Procura di Bari un esposto anonimo denunciando «l´ennesimo scandalo che si sta per perpetuare all´università di Bari». Nella denuncia sono indicati, infatti, i nomi dei due possibili vincitori delle prove: nel caso di Economia, si tratta del figlio di un docente barese che prendendo servizio a Taranto riuscirebbe a dribblare le norme del codice etico. Mentre nel caso di Ecclesiastico, a dover vincere sarebbe la figlia di un dirigente. I concorsi si terranno con le vecchie modalità: quindi, elezione dei membri e nomina da parte dell´Ateneo di un commissario. Stessa procedura dovranno avere le altre selezioni appena bandite. Si tratta degli ordinari in Storia della filosofia a Lettere e Patologia generale a Medicina. Gli associati in Chimica alla facoltà di Farmacia, Diritto amministrativo a Giurisprudenza, Diritto internazionale sempre a Giurisprudenza, ma a Taranto, Malattie dell´apparato locomotore e medicina fisica e riabilitativa a Medicina e Lingua tedesca a Lingue. Si è poi deciso di chiamare un docente già risultato idoneo in un altro concorso in glottologia e linguistica alla facoltà di Lettere. Quattro dei cinque ricercatori finiranno a Scienze, un esperto di Lingua e letteratura araba a Lingue. I fondi per finanziare i nuovi posti arrivano dal turn over: il cda dell´ateneo ha infatti deciso di riutilizzare il 30 per cento delle risorse. Significa che a partire da questo momento si potrà assumere un professore ogni tre che vanno in pensione. Per il futuro i tagli decisi dal ministro Gelmini rimettono però tutto in discussione.