Repubblica/Bari: "I tagli infiniti della scuola a rischio altri 2000 posti"
Le previsioni della Cgil per il prossimo anno in Puglia
Una nuova mattanza. Le prime proiezioni sui tagli all´organico dei docenti pugliesi per l´anno prossimo tracciano il quadro di «una scuola sempre più povera di personale, di orario, di discipline e di opportunità per gli studenti»: lo denuncia la segreteria provinciale della Flc Cgil di Bari. Oltre duemila insegnanti in meno in tutta la regione, circa mille posti tagliati solo nel capoluogo per i professori e i collaboratori scolastici: sono i primi numeri ipotizzabili in base alla riforma delle superiori. «Il provvedimento appena varato dal governo ha il solo scopo di spianare la strada ai tagli» spiega Claudio Menga, segretario della Flc barese. «Ancora non sappiamo se, anche per quest´anno, i rigurgiti leghisti di cui è succube il governo, faranno convogliare il 40 per cento delle riduzioni in Campania, Puglia, Sicilia e Calabria, come accaduto l´anno scorso» dichiara il sindacalista.
«Se così fosse, dovremo fare i conti con un taglio di 2mila 126 docenti in tutta la regione, mentre per la provincia di Bari, che ha già il più alto rapporto di alunni per docente in Italia, possiamo prevedere 660 posti in meno di cui 300 alle elementari e 300 alle superiori, cui si aggiungerebbero i tagli agli ausiliari, stimabili in 400 unità». Il sindacato ha già proclamato lo stato di agitazione del personale della scuola, in vista dell´assemblea nazionale sulle superiori del 17 febbraio a Roma e dello sciopero del 12 marzo.
(f. sav.)