Repubblica/Bari: Grembiule e maestro unico, la scuola ha altri problemi
Invito tutti a riflettere in particolare modo chi dietro una soluzione semplicistica, quale l´obbligo del grembiulino, o il ritorno del maestro unico intraveda la panacea per risolvere le disfunzioni del nostro sistema scolastico
TIZIANA PAPADIA
Ancora qualche giorno e ci risiamo, un altro anno scolastico sta per iniziare e di parole sono state già spese tante, soprattutto alla luce delle novità preannunciate dal nuovo ministro. Non posso non rivolgere la mia attenzione a quel segmento della scuola rappresentato dalla fascia d´età forse più delicata e allo stesso tempo accattivante costituita dai bambini di scuola primaria, non a caso definita così negli ultimi tempi, in quanto il valore formativo della stessa è indiscutibile.
Negli ultimi anni, nonostante l´avvicendarsi di diverse situazioni politiche, la nostra cara scuola ha resistito e l´attenzione di tutti gli operatori non è mai calata sia nei confronti di situazioni ordinarie di insegnamento-apprendimento sia nei confronti di quelle più specifiche: di tipo cognitivo (dislessia, disgrafia, ritardo nell´apprendimento) di carattere comportamentale (atteggiamenti oppositivi, iperattività difficoltà di concentrazione) di vere e proprie disabilità.
La scuola ha inoltre investito tanto nella formazione dei docenti, implementando alcuni aspetti quali l´educazione alla salute, la formazione specifica per i docenti di L2, di attività motoria e così via. Mi chiedo come si potrà, con le premesse attuali in tema di riorganizzazione della scuola quali il maestro unico, l´accorpamento di scuole, l´aumento del numero degli alunni per classe, coniugare le esigenze dei nostri bambini del 2000 con le aspettative dei docenti e delle famiglie che rappresentano i principali responsabili del successo formativo di ogni bambino? Quali personalità riusciremo a far sviluppare in maniera adeguata in un contesto scolastico che riporti il voto condotta come una possibile soluzione ai problemi del bullismo e comportamentali in genere?
Invito tutti a riflettere in particolare modo chi dietro una soluzione semplicistica, quale l´obbligo del grembiulino, o il ritorno del maestro unico intraveda la panacea per risolvere le disfunzioni del nostro sistema scolastico, invitando chiunque a mettere in conto le grosse difficoltà a cui ci pone questo tipo di cambiamento.
Significa per un paese come l´Italia in cui una legge consente ad alunni diversamente abili di potersi integrare nella comunità scolastica, vedersi negato questo diritto per il taglio degli organici. Significa per una scuola che ha introdotto una pluralità di figure nell´insegnamento dove le competenze di più persone vanno a favorire sicuramente un arricchimento dell´aspetto didattico-educativo oltre che positivi scambi e compensazioni nei diversi modi di approccio con i bambini, ritornare ad un docente, che non avrà più modo di spendere le proprie competenze in maniera adeguata e rispondente ai singoli bisogni perché, consentitemelo, si tratta di accorciare su tutto.
Tengo a precisare di aver vissuto personalmente sia momenti in cui vigeva il docente unico, sia la sperimentazione e successiva entrata in vigore del modulo (che come pensano molti non nasce per dare lavoro a qualcuno) e pur riconoscendo la forte valenza del docente prevalente nei primi anni di scuola, senza mai trascurare l´importanza della divisa scolastica, vivo come docente e come mamma un momento di forte disorientamento e timore di fronte a una scuola primaria che non potrà più a breve soddisfare ampiamente le richieste dei nostri bambini che non comprendono cosa stia succedendo ma che continuano a chiederci tanto e continueranno a manifestare i loro bisogni connaturati alla loro età.
Un augurio di buon anno scolastico a tutti.
insegnante - tiziamaria. papadiaistruzione. it