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Repubblica-Bari-Graduatorie, professori come in trincea

Anche ieri mattina caos e proteste negli uffici del Csa di via Re David, almeno mille gli insegnanti in fila Graduatorie, professori come in trincea Gli sportelli per i ricorsi diventano...

21/08/2004
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la Repubblica

Anche ieri mattina caos e proteste negli uffici del Csa di via Re David, almeno mille gli insegnanti in fila
Graduatorie, professori come in trincea
Gli sportelli per i ricorsi diventano otto ma la ressa continua
Tensione anche tra gli impiegati, molti dei quali hanno dovuto rinunciare alle ferie
Raccolta di firme della Cisl per far decorrere le nomine comunque dal primo settembre
ANNA GRITTANI


La folla di precari non allenta la morsa, come un serpente che adesso si distende dall'uscio dell'ex Provveditorato sino all'istituto tecnico "Panetti". I docenti, più di mille anche ieri, stringono il foglio col reclamo. Si ipotizza che ne siano arrivati più di duemila. A due giorni dall'uscita delle graduatorie permanenti provvisorie di terza fascia colme di errori, i ricorsi continuano a piovere come lava, inondano le scrivanie del Csa di Bari, con i dipendenti che sembrano carnefici agli occhi dei docenti infuriati e invece sono vittime di tre cambi di direttive, di un'estate di fuoco senza neanche il conforto delle ferie.
"Qui è tutto uno schifo", protesta una docente.
"Ma qui il lavoro è massacrante", si lamenta anche un impiegato del Csa. E tutti e due: "Lo scriva: la situazione è insostenibile". Per affrontare l'emergenza, in via Re David, dove ha sede il Centro servizi amministrativi di Bari (Csa), hanno moltiplicato gli sportelli ad otto.
"Vogliamo agevolare l'utenza", spiega l'impiegato, "rendere un servizio migliore". Vallo a dire al precario che lì fuori racconta all'amico: "Io non ci sono proprio in graduatoria".
Una voce tra le tante: a parte gli sbagli nei punteggi, si è aperto il giallo dei nomi scoparsi. Tutti hanno errori contro cui protestare. Poi, uno più alto degli altri chiede al funzionario arrivato sull'uscio per rassicurarli: "Scusi ma le nomine per le supplenze quando le farete?".
La risposta è anche la notizia del giorno: "Se non riusciamo a completare le operazioni, i supplenti saranno nominati dalle graduatorie dell'anno scorso".
Più tardi la spiegazione: "Lo dice la legge, finché non viene approntato il nuovo elenco, si utilizza il precedente e si nomina sino all'avente diritto". In pratica il docente designato insegna finché non viene nominato il collega dalla graduatoria definitiva. Il nuovo professore è quello che gli addetti ai lavori definiscono l'"avente diritto".
Vuol dire, a conti fatti, che i ragazzi cambieranno l'insegnante ad anno iniziato. Oggi tra l'imperversare delle polemiche, la Cisl scuola di Bari attraverso la segretaria generale Lena Gissi, esprime una convinzione. "Se le nomine dalle nuove graduatorie verranno fatte, come vorrebbe la Moratti, dal primo settembre, non ne può essere più garantita la legittimità".
La Cisl sta portando avanti una petizione indirizzata al Miur nella quale chiede, in caso di ritardo, di far decorrere comunque le nomine dal primo settembre sia sotto il profilo legale che economico. Una petizione con raccolta di firme che procede a vele spiegate. Quasi mille sono i nomi in calce, tant'è che il sindacato ha deciso di avviare la raccolta anche nelle sedi periferiche. A Barletta e a Bisceglie l'iniziativa è già un successo.
"Ci stiamo attivando anche nelle altre province della Puglia e con una vertenza a livello nazionale", dice Lena Gissi. La Flc Cgil di Bari riapre la sede, chiusa per lavori, lunedì pomeriggio. Il suo segretario generale Mimmo Mileo non ha dubbi: "Sarebbe stato meglio non pubblicare affatto le graduatorie errate".
Anche se si tratta di elenchi provvisori, infatti, la massa dei reclami è tale che per esaminarli uno per uno occorre tempo. Il 25 saranno pubblicate le graduatorie definitive solo per le 13 classi di concorso della scuola media e superiore dove sono previste le immissioni in ruolo.
Ecco perché l'ipotesi di un ricorso agli elenchi dell'anno scorso si fa sempre più realistica. Una ragazza con gli occhiali si fa strada nella folla: "Quando devono presentare domanda i non abilitati?". "Entro il 10 settembre", risponde l'impiegato dell'Urp, "il modulo lo trova in edicola". Con una laurea appena presa in tasca, si spaventa: non vuole che il suo sogno di insegnare la porti dritta lì, nel serpentone di folla che cresce, sempre più arrabbiato, sempre più precario.


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