Repubblica-Bari-Gli orfani del tempo pieno "Noi, tra scuola e strada"
Senza servizio mensa genitori e alunni sono costretti ogni giorno ad arrangiarsi Gli orfani del tempo pieno "Noi, tra scuola e strada" Molti bambini non hanno ricevuto i libri...
Senza servizio mensa genitori e alunni sono costretti ogni giorno ad arrangiarsi
Gli orfani del tempo pieno "Noi, tra scuola e strada"
Molti bambini non hanno ricevuto i libri nuovi: devono usare ancora quelli vecchi
"Le novità le leggiamo sui giornali, dal Comune nessuno ci ha detto nulla"
ILARIA FICARELLA
La città di pomeriggio, da qualche tempo, ha due facce. Quella allegra del ragazzino, che tanto a scuola non ci deve andare e che gioca per i vicoli de borgo antico sotto il controllo di una vicina, perché mamma è a lavoro. E quella preoccupata della madre che non sa dove lasciare il figlio dopo pranzo, se non davanti alla tv insieme alla baby-sitter. Sintesi estrema di come si vive in una Bari in cui sembra impossibile riuscire a organizzare un adeguato servizio di mensa scolastica che permetta agli istituti di programmare per tempo le attività pomeridiane e quindi predisporre il rientro per gli alunni dopo l'ora di pranzo. "Per fortuna siamo italiani", dice un'insegnante della scuola elementare "Piccinni", intendendo: "Bene o male alla fine riusciamo sempre ad arrangiarci".
La verità è che non ci si arrangia sempre allo stesso modo. A Bari vecchia, nella scuola "San Nicola", la soluzione alla mancanza della mensa e quindi all'impossibilità di organizzare le attività del pomeriggio sta come sempre nello spirito d'iniziativa di quegli insegnanti, sempre in trincea, e delle madri del borgo. Funziona così. Prima, l'anno scorso, quando era ancora in funzione la mensa, gli alunni della scuola media frequentavano anche le lezioni pomeridiane.
"Adesso, pur di non perdere le ore di lezione - spiega il direttore, Giacomo Mondelli - abbiamo abolito la settimana corta, e gli alunni vengono a scuola anche di sabato, e abbiamo allungato l'orario quotidiano di un'ora". Ma le mamme dei ragazzi di Bari vecchia si lamentano. "Certo che si lamentano per la mancanza della mensa - dice Mondelli - e soprattutto ci chiedono quando sarà ripristinata". Informazioni però le scuole non ne stanno avendo. "Le uniche novità - dice il preside della San Nicola - le stiamo leggendo sui giornali. Dal Comune non abbiamo avuto notizie, nonostante le nostre continue richieste". Così accade che, quando suona la campanella della ultima ora, i ragazzini schizzano fuori dall'istituto come razzi. Un adolescente in bici è venuto a prendere suo fratello più piccolo. "La professoressa ha detto che vuole parlare con tua madre", dice l'usciere al ragazzo, che risponde: "Non può venire lei, sta lavorando". Una mamma stringe fra i pugni pesanti ciuffi di borse della spesa e chiama il figlio. "Fino a quando il bambino poteva mangiare qui stavo tranquilla - spiega la donna - lavoro fino alle cinque e lui resta a casa, oppure esce a giocare con gli amici".
Alla "Mazzini" non sono ancora partite le attività pomeridiane. E le mamme si lamentano perché non sanno se e come organizzare i pomeriggi dei figli: se iscriverli o no al corso d'inglese, portarli in piscina, andare a lezione di piano. "Ma non solo - dice una madre - fino all'anno scorso la scuola garantiva agli alunni meno abbienti, a totale carico dell'istituto, la mensa e una serie di attività parascolastiche, anche di sostegno allo studio, cinque giorni su sei. Ora tutto questo non è più possibile". E non sarebbe, quella della mensa, l'unica "inadempienza" del Comune di Bari. "I bambini non hanno ancora ricevuto i libri - dice un genitore della Mazzini - mio figlio sta studiano sul sussidiario dell'anno scorso".