Repubblica-Bari-Gli insegnanti si mobilitano "Contro la riforma Moratti"

LA POLEMICA
Dal sindacato alle organizzazioni: il calendario delle proteste
Gli insegnanti si mobilitano "Contro la riforma Moratti"
Alba Sasso: "Sarà il governo a decidere sullo stato giuridico dei professori"

A livello sindacale spunta la figura di un segretario unico dalla scuola dell'infanzia all'università, nel mondo dei docenti si vive nel terrore di essere relegati alle attività pomeridiane, mentre i genitori non si sentono poi così liberi di scegliere. Ad una settimana dall'approvazione del decreto attuativo sul primo ciclo dell'istruzione, la riforma Moratti è al centro dei dibattiti. A Bari, se ne discute a trecentosessanta gradi. Per tutti la domanda è più o meno la stessa: che ne sarà di noi? Se lo chiedono le rappresentanze sindacali unitarie (che rischiano di sparire), i docenti (che due disegni di legge vogliono reclutati direttamente dal capo di istituto che attingerebbe da un apposito albo), e poi i genitori che si chiedono quale spazio verrà dato loro dopo l'applicazione della riforma.
Lo scenario è pieno di dubbi. La Cgil scuola della Puglia ha cercato di chiarirli ieri mattina con un'assemblea dei propri delegati sul decreto Moratti. Nel pomeriggio il dibattito si è spostato all'Itc Giulio Cesare, dove il Cidi, rappresentato dal vice presidente nazionale Sofia Toselli e da Enzo Velati, ha invitato i docenti ad un incontro con il segretario nazionale della Cgil scuola Enrico Panini e la parlamentare dei Ds Alba Sasso, sullo stato giuridico degli insegnanti. Oggi alle 17 nel liceo scientifico Edoardo Amaldi di Bitetto, la discussione si sposta sui papà e le mamme nell'incontro organizzato dall'associazione "Insieme" e dal Coordinamento dei genitori democratici (in collaborazione con il comune di Bitetto, Regione e Provincia) intitolato con due interrogativi: "Come cambia il mondo della scuola dopo la riforma Moratti?" e "Quale spazio verrà dato ai genitori e alle loro associazioni?". Alba Sasso risponde così: "Non ci sarà nessuna garanzia, i genitori potranno scegliere fino ad un certo punto, perché l'offerta, tempo pieno incluso, sarà limitata dagli organici". Altro punto dallo scenario nebuloso: "Sarà il governo ? spiega la parlamentare ? a decidere sullo stato giuridico degli insegnanti. Due disegni di legge, uno di Angela Napoli (An) e l'altro di Forza Italia, mettono in discussione la funzione pubblica della scuola".
(anna grittani)