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Repubblica.Bari-"È una riforma da preistoria

Insegnanti e psicologi: così torniamo al passato Tanti gli interrogativi su finalità e obiettivi Dure accuse al ministro: "Porterà solo distruzione" "È una riforma da preistoria" NOSTRO SERV...

18/09/2002
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la Repubblica

Insegnanti e psicologi: così torniamo al passato Tanti gli interrogativi su finalità e obiettivi Dure accuse al ministro: "Porterà solo distruzione"
"È una riforma da preistoria"

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"La scuola materna ed elementare in Italia funziona. È un modello per il resto del mondo, perché modificare organizzazione e obiettivi?". Si leva garbatamente questa voce dall'universo della scuola e se ne accoda un'altra dal mondo dell'Università: "Lo scopo di materne ed elementari oggi è quello di raggiungere una meta formativa comune attraverso una progressione di scientificità. Questa è una modalità moderna. La proposta contenuta nella riforma Moratti è molto più arretrata perché propone la scolarizzazione con un contratto privato tra istituzione scolastica e famiglie". Parlano così della scuola italiana Giovanna Zunino, del Consiglio nazionale della pubblica istruzione (Cnpi), e Silvia Godelli, docente di Psicologia dello sviluppo all'Università di Bari durante il convegno "Autonomie e riforme". Un giorno prima della riapertura ufficiale, la scuola ha deciso di fermarsi un attimo a meditare su se stessa. Avviene a Mola, da ieri ad oggi, su sollecitazione di due dirigenti didattici Rosaria Giannini del circolo "Montessori" e Sergio D'Ursi del "San Giuseppe". "Abbiamo pensato di avviare questa riflessione dice la dirigente per capire qualcosa di più sul traguardo raggiunto dall'autonomia scolastica e sulla strada più giusta per dare all'utenza un servizio migliore".
Ma si può dare un servizio migliore e come? La scuola che medita su se stessa, lo fa forse per la prima volta in modo scientifico, perché si avvale della collaborazione dell'associazione "Proteo fare sapere" (insieme alla rivista "Bambini") rappresentata dal presidente per la Puglia Francesco Sofia. "In un momento in cui tutto cambia dice occorre dare delle risposte scientifiche". La prima: la scuola (materna ed elementare) funziona e non ha voglia di essere cambiata con un modello nel quale non crede. Una presa di coscienza che si pone in un atteggiamento laico e dialettico di fronte alla riforma del ministro dell'Istruzione Letizia Moratti. Ecco perché Giovanna Zunino che oltre a far parte del Cnpi, insegna in una scuola materna di Savona, si chiede: "L'anticipo scolastico proposto dal ministro, migliora la qualità della formazione dei bambini, o soddisfa una richiesta di tipo sociale?" In Puglia e, in particolare a Bari, la primina è un fenomeno codificato da decenni. Ma fino a che punto è giusto? "La scuola dell'autonomia e della Repubblica osserva l'insegnante deve tutelare la qualità formativa. Prima di adeguarsi alle richieste sociali, può porsi in termini dialettici nei confronti degli stessi genitori, per capire quali sono le aspettative e cercare di prospettare le difficoltà che potrebbero incontrare i bambini". Silvia Godelli interviene sul tema del curricolo e dei piani personalizzati. È particolarmente critica a proposito del ruolo della famiglia nella riforma Moratti: "Il piano individualizzato deriva da un'intesa con i genitori. Pensiamo a posti come Corleone e a tutti gli altri luoghi in cui le famiglie sono portatrici di subculture. Cosa succederebbe? Il curricolo, invece, è un percorso uguale per tutti, che garantisce la parità nella formazione. La scuola dei piani personalizzati perde il suo carattere pubblico e rischia di diventare un percorso ripetitivo degli schemi familiari. In un certo senso, estremizzando, è come tornare al precettore".
Antonio Valentino, dirigente scolastico a Milano e rappresentante del Centro nazionale della Cgil scuola, poco prima aveva annunciato "Vogliamo rilanciare il ruolo dell'autonomia nella ricerca, nello sviluppo e nella sperimentazione". Di "esercizi di autonomia didattica" e del "piacere di imparare a leggere e scrivere" ha parlato poco dopo Lazzaro Gigante, docente di pedagogia all'università Lumsa.
(a.gritt.)


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