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Repubblica-BAri-Diecimila bimbi nessuno iscritto

giallo delle materne Diecimila bimbi nessuno iscritto ANNA GRITTANI NEL grande "reg...

25/01/2005
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la Repubblica

giallo delle materne
Diecimila bimbi nessuno iscritto
ANNA GRITTANI


NEL grande "registro" della scuola barese c'è un buco di oltre diecimila bambini. Sono nati nei 48 comuni del Barese dal 1998 al 2001, ma non figurano iscritti in nessuna scuola, né pubblica né paritaria. Dove sono? Un esercito di bambini fantasma, che non compaiono sui registri ma che popolano clandestinamente le nostre scuole. Adesso gli alunni scomparsi hanno un numero, diecimila. L'indagine è stata condotta dalla Cisl scuola di Bari, rapportando dati ufficiali del quadriennio tra il 1998 al 2001.
Da un lato le nascite rilevate dall'Istat, dall'altro le iscrizioni a scuola indicate sulla Gazzetta Ufficiale ("Diritto allo studio") e sovrapponibili ai dati diffusi dallo stesso ministero. Le prime ci raccontano di un numero di bambini nati dal ?98 al 2001 pari a 68.155, le seconde ci indicano un numero di alunni che frequenta la scuola nella provincia di Bari pari a 52.951 (di questi 38.442 sono iscritti nella scuola statale e 14.755 nelle paritarie, comunali, laiche e religiose). La differenza fra gli uni e gli altri è di 15.202. Per circa cinquemila si può ipotizzare il passaggio in anticipo (sancito dalla riforma) dalla scuola dell'infanzia a quella primaria, ma per gli altri 10mila le ipotesi sono varie. Le ha illustrate Lena Gissi segretaria provinciale della Cisl scuola di Bari.
"Questi bambini - ha spiegato la sindacalista ? possono non frequentare la scuola dell'infanzia magari per problemi di indigenza o trovarsi in asili ufficiosi familiari e condominiali, oppure essere nelle liste d'attesa specialmente in comuni come Bari, Altamura e Gravina, lì dove sono necessari ampliamenti degli edifici". Altre possibilità, secondo la ricerca della Cisl, sono legate agli anticipi scolastici, per cui molti bambini sarebbero passati di anno in anno nelle elementari, uscendo dagli elenchi della scuola dell'infanzia. Ultima e più inquietante prospettiva, quella accennata prima: l'anticipo clandestino nelle paritarie e nelle scuole dell'infanzia statale.
I numeri confermano le numerose testimonianze di genitori raccolte nell'inchiesta di ottobre e dipingono un quadro ambiguo. Lo stesso che ha mosso l'indagine della Cisl. Dice Lena Gissi: "È inutile per noi sindacati continuare a manifestare la nostra contrarietà a questi anticipi non garantiti, quando poi le scuole accolgono i bambini, magari dietro raccomandazione. Sappiamo di tante mamme alle quali è stato detto: signora non si preoccupi se il bambino a settembre porta ancora il pannolino, glielo cambiamo noi". L'intento della Cisl è quello di mettere insieme le istituzioni perché, unite, affrontino il problema. E poi sollecitare la Direzione scolastica regionale a fare una rilevazione sui bambini della scuola dell'infanzia per capire cosa sta succedendo. La Cisl ha inviato un questionario al quale le scuole stanno rispondendo alla sede di Roma. Per lo stesso motivo il 4 febbraio la segretaria nazionale Rosa Mongillo sarà a Bari. Nella speranza che il mondo sommerso dei bambini fantasma venga alla luce.


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