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Repubblica-Bari-Così la scuola comincia nel caos

Lunedì a Bari via alle lezioni al Pitagora e al Majorana. Al Socrate ancora da finire i lavori di sicurezza Così la scuola comincia nel caos Aule stracolme, sedie inesistenti e un buco...

08/09/2004
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la Repubblica

Lunedì a Bari via alle lezioni al Pitagora e al Majorana. Al Socrate ancora da finire i lavori di sicurezza
Così la scuola comincia nel caos
Aule stracolme, sedie inesistenti e un buco di 1800 professori
Per rimettere a posto le classi i bidelli si sono improvvisati imbianchini
Rinviata intanto da venerdì a martedì la pubblicazione delle graduatorie dei docenti
ANNA GRITTANI


La scuola barese riparte, nel bene e nel male. Già lunedì prossimo riceve i suoi alunni con un buco di oltre 1800 docenti, con le aule che non ci sono e le sedie che mancano, mentre le classi, pitturate dai bidelli durante l'estate, sono stracolme per i tagli al personale della scuola. Riparte con la figura del tutor ancora troppo vaga, e con i programmi che cambiano alle medie. Eppure, coraggiosamente, accoglie i suoi alunni, in molti casi senza neanche aspettare la data ufficiale del 20 settembre. C'è chi riapre il 13 per recuperare con le vacanze di Carnevale e il ponte di novembre, altri istituti allungano le vacanze di due giorni, altri ancora rispettano la data ufficiale. Dunque si ricomincia rimboccandosi le maniche e ingoiando l'ultimo boccone amaro. Ci sarà qualche buco (in diversi casi un bucone) nel corpo docenti. Mancano all'appello più di 1800 docenti perché le tanto attese graduatorie di terza fascia dalle quali sarà assunta la stragrande maggioranza dei supplenti annuali, non usciranno il 10 come aveva assicurato il Csa (l'ex provveditorato), ma il 14.
Una decisione di ieri mattina comunicata con poche righe del dirigente del Centro servizi amministrativi di Bari Fabio Scrimitore: la pubblicazione degli elenchi appena corretti avverrà in via Re David, dove ha sede il Csa, e nella scuola elementare De Amicis entro le 13,30 del 14 settembre. Il giorno successivo saranno pubblicati i calendari.
Nonostante tutto, inclusi presidi e docenti sull'orlo di una crisi di nervi, l'energia positiva delle scuole riesce ad approdare ad una riapertura anticipata pur tra mille difficoltà. Il boom dei licei, del quale più volte si è parlato, oggi è un'emergenza che per lo scientifico "Scacchi" si può risolvere solo con 12 aule in più da recuperare al secondo piano dell'istituto tecnico per geometri "Pitagora", dove dovrebbero essere trasferite le classi del biennio. "Ho bisogno di dodici classi ? ribadisce il preside Emanuele Stellacci, che quest'anno ha 1590 alunni ? la direzione scolastica me ne vorrebbe dare 8-10, ma non sono sufficienti. Se dovesse andare così saremmo costretti a fare i doppi turni". Appena sullo sfondo l'attesa di un ascensore da costruire nell'istituto Pitagora per portare i ragazzi (soprattutto se infortunati o disabili) al secondo piano, più evidente la questione dei tempi: lo Scacchi riapre il 16 mentre venerdì alle 10,30 nell'aula magna ci sarà già il sorteggio pubblico delle sezioni, che vuol dire abbinamento della classe già formata alla lettera del corso. Il Pitagora? Apre già lunedì ma non ha i docenti di filosofia che dovrebbero insegnare ai ragazzi del corso di Restauro.
Anche i 2065 alunni dell'Itc Giulio Cesare tornano tra i banchi lunedì. "Qui il personale è quasi tutto di ruolo ? spiega il preside Antonio Guida - ma per il resto facciamo da soli". Il bersaglio questa volta è la Provincia. "La manutenzione non esiste", si indigna il dirigente. "Un esempio? Pitturiamo noi muri e ringhiere. Siamo costretti ad utilizzare parte dei soldi (in tutto 35 euro) che ogni studente versa come tassa di iscrizione, risorse che altrimenti sarebbero servite per acquistare materiale didattico". Antonio Guida è un fiume in piena: "Nessuna cura del verde, nessun medico, impianti igienici non a norma, nessuna pulizia degli spazi esterni. Non abbiamo neanche banchi e sedie. La Provincia ne ha forniti solo 50 nonostante la richiesta fosse di 280 tanti quanti sono gli alunni in più". Per sopperire all'emergenza il preside non si è dato per vinto. "Troveremo 230 sedie. Come? Togliendole dalla presidenza, dalla sala docenti, magari dai laboratori". La ricerca s'ingegna spinta dal bisogno, perché tanto la vita va avanti e la scuola apre il lunedì. Agnello Scura, preside dell'istituto professionale Majorana, che non ha ancora i docenti di sostegno, e apre il 13, per i problemi strutturali ha puntato sulle risorse umane del personale Ata: "I collaboratori scolastici ? spiega ? hanno pitturato bagni, corridoi e aule della sede di Palese e curato il giardino, mentre gli assistenti tecnici si sono occupati dei piccoli lavori di manutenzione dell'impianto elettrico". Saranno retribuiti con i soldi del fondo d'istituto, un milione l'anno.
Va meglio ai licei classici. Il Socrate apre i battenti il 15, con riserva, perché se i lavori di adeguamento per la sicurezza non termineranno per tempo, si comincerà il 20 come al Flacco. Beatrice Mezzina, preside del Socrate, commenta: "Nella scuola in senso generale c'è da fare tanto e dappertutto, ma deve farsene carico il governo destinando più fondi".


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