Repubblica/Bari: Cgil contro Gelmini "Sulle Università è contro il Sud"
I sindacati e i fondi stanziati
Una nuova questione meridionale. Secondo la Flc Cgil è quella aperta sul tema della conoscenza: i provvedimenti ministeriali su scuola e università fanno sospettare «una subdola manovra antimeridionalista da parte di un governo sempre più succubo del federalismo bossiano». Da Bari il sindacato attacca l´approvazione in consiglio dei Ministri dell´Anvur, l´agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario, che ha distribuito il 7 per cento del fondo di finanziamento ordinario, «con modalità selettive ispirate non da logiche di merito ma da discutibili principi: dei 27 atenei italiani promossi l´85 per cento è del nord». L´agenzia governativa ha "salvato" solo il Politecnico di Bari, tagliando i fondi a tutti gli altri atenei pugliesi. «Ma come può paragonarsi un ateneo "generalista" con università tematiche come i Politecnici? Che senso ha valutare allo stesso modo l´occupabilità di un laureato in Ingegneria con un laureato in scienze della formazione, soprattutto dopo i tagli della Gelmini sulle scuole meridionali?» chiede il segretario provinciale Claudio Menga. Per la Flc la qualità dell´Ateneo di Bari non può dipendere da un confronto con il contesto occupazionale di una città del Nord: «è un confronto minato in partenza, data la storica arretratezza occupazionale del Mezzogiorno».