Repubblica-Arezzo, i no global occupano contro la Moratti
La quarta conferenza del non profit sancisce lo strappo, malgrado la sfilata di ministri "Nessuna politica concreta" il governo delude i volontari Arezzo, i no global occupano contro la Moratti ...
La quarta conferenza del non profit sancisce lo strappo, malgrado la sfilata di ministri
"Nessuna politica concreta" il governo delude i volontari
Arezzo, i no global occupano contro la Moratti
GIANCARLO MOLA
ROMA - La parola scontro non la vuole pronunciare nessuno. Ancora. Ma lo strappo tra governo e mondo del non profit è ormai agli atti. E si consuma proprio dove si doveva tentare la ricucitura di un rapporto già logoro. Alla quarta Conferenza nazionale del volontariato di Arezzo, ministri e associazioni si sono trovati in disaccordo su tutto. Dall'ordine del giorno all'organizzazione dei lavori, dalle politiche sociali alla legge finanziaria. Fino alla madre di tutte le questioni. Che suona così: il volontariato è filantropia e compassione oppure impegno civile e partecipazione alle scelte che contano?
"È stata un'occasione mancata", spiega deluso Sergio Marelli, presidente delle Organizzazioni non governative italiane. Nel suo intervento, ieri, aveva detto: "Dopo l'11 settembre ci eravamo illusi che tutti l'avessero capito: la vera lotta al terrorismo è la cooperazione internazionale, l'abbattimento della povertà". Ovazione in platea. Poi ha preso la parola Gianfranco Fini: "È vero che la finanziaria non ha aumentato il fondo per la spesa sociale, ma è importante che non lo abbia diminuito neppure di una lira". Cioè poteva andare peggio, sintetizza polemicamente Marelli. Ma anche per il vicepremier scatta l'applauso. Che è un segnale: anche nel terzo settore c'è chi ha scelto di seguire la strada del governo. E lo rivendica con orgoglio.
Anche perché Fini non ha eluso la questione centrale: "Il volontariato - ha detto - non va inteso solo nella sua accezione minimalista, come semplice comportamento caritatevole o filantropico, ma è un impegno civile e sociale". Parole apprezzate, che però non convincono l'ala storica del non profit. "Anch'io la penso così, ma se si passa dalle affermazioni di principio ai fatti non possiamo non notare che il governo sta andando nella direzione opposta a quella indicata da Fini", dice Edo Patriarca, portavoce del Forum del Terzo settore, che rappresenta 106 fra le principali associazioni italiane.
"I fatti - prosegue - sono che non si vede niente di concreto: non si ha notizia del libro bianco del Welfare promesso da Roberto Maroni, non ci sono politiche serie sulla povertà, sull'immigrazione, sull'esclusione sociale, sulla droga. E qui ad Arezzo hanno parlato soprattutto ministri e politici, mentre gli interventi delle associazioni sono stati compressi in appena un'ora. Questa non è partecipazione, ma al limite consultazione. E l'idea del volontariato che emerge è limitata alla retorica dei buoni sentimenti".
La critica, fra l'altro, ha trovato una sponda inattesa. Il presidente della Camera Pierferdinando Casini ha infatti scritto al ministro del Welfare, rimproverandolo per lo scarso coinvolgimento del Parlamento nell'appuntamento di Arezzo. "Tutti i parlamentari sono stati invitati", ha replicato ieri Maroni. "Ho risposto in questi termini al presidente Casini con il quale ho avuto una conversazione telefonica spiegandogli in realtà le cose, e il problema è stato chiarito".
Oggi ad Arezzo sarà la vota di Letizia Moratti. Per l'arrivo del ministro dell'Istruzione c'è grande attesa. E anche un po' di preoccupazione. Ieri pomeriggio, infatti, una manifestazione dei no global in città si è conclusa con l'occupazione del provveditorato. I dimostranti hanno chiesto un incontro con il ministro sulla scuola. Ma dopo qualche ora hanno rinunciato: "La non risposta della Moratti - hanno commentato - per noi equivale ad una risposta. Anzi, è la risposta più inequivocabile".