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Repubblica-Abbandoni scolastici questa Puglia da record

ANALISI Abbandoni scolastici questa Puglia da record GIORGIO CRESCENZA "La scuola ha...

29/01/2006
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la Repubblica

ANALISI
Abbandoni scolastici questa Puglia da record
GIORGIO CRESCENZA


"La scuola ha un problema solo. I ragazzi che perde" affermava don Lorenzo Milani alla fine degli anni '60 in Lettera ad una professoressa e ribadiva: "A questo punto gli unici incompetenti di scuola siete voi che li perdete e non tornate a cercarli". A quasi quarant'anni da questa affermazione la scuola ha ancora il problema dei ragazzi che perde, ancor più oggi con l'abbassamento dell'obbligo scolastico. La scuola alcune volte risulta un luogo disastroso. Quindi attraverso la più facile uscita dal sistema scolastico formativo (drop out) si sta verificando un incremento di dispersione scolastica.
Eppure perché i ragazzi abbandonano la scuola? Una forbice sempre più dilatata fra culture, stili di vita, linguaggi diversi, che invece di affievolirsi con i provvedimenti che sono stati presi nel corso dei decenni, è diventata sempre più accentuata nel momento in cui interi gruppi sociali vivono esperienze molto distanti tra di loro. In Puglia risultano ancora allarmanti i dati sulla dispersione scolastica, e lo saranno sempre di più a causa dell'abbassamento dell'obbligo scolastico. La forbice tra ragazzi diversi, è strettamente visibile sui dai relativi alle scuole superiori, la stessa che nella scuola primaria è meno accentuata, perché è scuola più d'accoglienza e che rispetta ancora le attitudini individuali. Successivamente nella scuola media, le discipline prendono il posto della creatività delle intelligenze diversificate, appiattendo il tutto sui saperi formalizzati.
Una lotta serie al fallimento formativo può acquistare un valore per tutta la nostra scuola. Così come la malattia insegna molto su funzionamento del corpo sano, la lotta attiva e concreta al fallimento formativo ci dice qualcosa di generale sul come fare scuola. E del resto sono state esperienze molto marginali di "scuola estrema" ad indicare obiettivi prioritari validi per l'intero sistema scolastico. Due solo esempi a riguardo: handicap e immigrazione.
Oggi la formazione professionale per l'assolvimento del diritto/dovere alla formazione è affidata alle Regioni, comincia a 14 anni ma i corsi in Puglia partono a stento. Di conseguenza i dati sulla dispersione relativi all'anno scolastico 2004/05 sono aumentati rispetto al 2003/04, poiché l'istituzione lasciando tempi così lunghi per avviare i corsi, fa sì che lo studente crei vie alternative. Diritto/dovere alla formazione equivale in pratica alla cancellazione dell'obbligo scolastico, perché l'esercizio di un diritto/dovere, come quello di voto, non è sanzionabile.
L'autore è responsabile regionale Scuola e ricerca della Sinistra giovanile


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