Quotidiano di Calabria-Carriera per meriti, la Moratti riceve un incredibile coro di no dai docenti
Carriera per meriti, la Moratti riceve un incredibile coro di no dai docenti Roma - La proposta shock di Letizia Moratti presentata in piena contrattazione per il rinnovo contrattuale, come previst...
Carriera per meriti, la Moratti riceve un incredibile coro di no dai docenti
Roma - La proposta shock di Letizia Moratti presentata in piena contrattazione per il rinnovo contrattuale, come previsto viene stoppata da tutti i sindacati compatti.
Il ministro ha infati chiesto all'Aran (Agenzia per la contrattazione nel pubblico impiego) di inserire nell'articolo 9 della bozza di contratto un elemento controverso: la possibilita' di far carriera da parte degli insegnanti legata alla bravura dei loro alunni. Secondo la Moratti, dunque, se gli studenti sono bravi il merito e' dei professori che, quindi, devono essere premiati. Un sillogismo che i sindacati reputano discutibile sotto molteplici aspetti e che, soprattutto, denota da parte di chi lo sostiene una scarsa conoscenza del lavoro degli insegnanti. Il pensiero comune e' stato riassunto nella serata di mercoledi' dal segretario della Cigl Scuola, Enrico Panini: "Il raggiungimento dei migliori livelli di apprendimento degli allievi - ha detto il sindacalista - rappresenta la ragione dell'impegno di tutti gli insegnanti italiani. Non condividiamo nel modo piu' assoluto che risultati che sono il frutto di un lavoro collegiale, possano produrre percorsi di carriera individuali". Sullo stesso tenore, ovviamente, anche le dichiarazioni di Daniela Culturani, segretario della Cisl Scuola, di Massimo di Menna della Uil Scuola. Piu' articolate, invece, le posizioni dello Snals e del Gilda; il segretario del primo sindacato, Fedele Ricciato, boccia la proposta Moratti senza voler neppure entrare nel merito: "Non ci sono certo le condizioni per palare di carriera - spiega - con le misere risorse messe a disposizione dell'istituto scolastico, non ha senso di parlare di progressione di merito". Alessandro Ameli, coordinatore nazionale della Gilda, esprime invece preoccupazione per quello che teme sia un tentativo di rendere sempre piu' elitaria e settaria la scuola: "C'e' il rischio che si sia tentati di selezionare le classi a seconda della capacita' di apprendimento dei ragazzi. Questo sarebbe il presupposto per la nascita di istituti scolastici di serie A e altri di serie B". Di fronte al muro opposto dai sindacati alla proposta della Moratti, sembra ormai certo che per far andare avanti il discorso del rinnovo contrattuale della scuola l'Aran accettera' la richiesta della Cigl Scuola di ritirarla "per evitare discussioni inutili". Il timore dei docenti, pero', e' legato al secondo punto trattato dall'articolo 9: l'adeguamento degli stipendi alla media europea. I sindacati, infatti, hanno paura che la proposta shock non fosse altro che un sasso lanciato nello stagno, una scusa per distrarre l'attenzione dal tema scottante degli aumenti salariali da tempo rivendicati dagli insegnanti e malgrado la Moratti continui a ripetere che in Italia il costo della scuola e' superiore del 15% alla media europea, l'articolo 9 della bozza di contratto prevede che gli stipendi dei professori siano portati progressivamente ai livelli di quelli dei colleghi europei.