FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3893434
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa locale » «Questa città era un laboratorio di idee La vera sfida oggi è nella scuola»

«Questa città era un laboratorio di idee La vera sfida oggi è nella scuola»

Sandra Soster si racconta. Dopo sei anni lascia la guida della FLC CGIL

29/06/2012
Decrease text size Increase text size
Il Resto del Carlino


di FEDERICA GIERI

IL SUO prossimo cambiamento? «Se dovessi seguire il cuore c'è un villaggetto in Tanzania. Magari vado a fare il ragù...». È una libera viaggiatrice della vita Sandra Soster. «Ho fatto tante cose», ammette con quella sua parlata forbita dai toni molto British che, però, quando s'induriscono è meglio girare alla larga. Non basterebbero i due volumi di Guerra e Pace' per raccontare chi è e cosa ha fatto Sandra Soster che, nella sua penultima versione, ha ricoperto l'incarico di segretario provinciale dell'Flc-Cgil. Dal 2006 fino ieri. Da quando, cioè, timbri e bolli la definiscono pensionata. «È il momento giusto per il passaggio di consegne. Francesca (Ruocco, ndr) è una giovane donna in gambissima dice Soster . Non è stata una scelta facile anche perché la strada per i giovani è spesso sbarrata». Rottamatrice? «Per carità, no». L'esperienza non è una boutade. E non può essere altro per chi ha una laurea in storia a cui appendere uno dei suoi tanti abiti. «Nel 1974 sono entrata all'Ibc con Emiliani». Assunta? Macché. «Ero collaboratrice». Precaria ante litteram. LA POLITICA è la sua compagna di giochi preferita: la conquista a 14 anni al liceo Parini di Milano, poi al Galvani dove arriva a sedici anni in pieno '68. Lei di sinistra in un liceo, allora, molto conservatore. «Perché la politica? Educazione familiare risponde . Significa essere coinvolti per fare andare un po' più dritto il mondo in termini di giustizia e protezione dei più deboli che hanno qualche diritto in più». E di storture Soster ne ha raddrizzate più d'una. Fin dal '71 con l'elezione al San Vitale. Nel 1980, il salto: assessore alla Cultura con Zangheri, prima; assessore alle Politiche sociali con Imbeni, poi. Gli anni «bellissimi» della democrazia diretta. «Trascorrevo le notti a discutere con i cittadini», racconta. Le estati musicali, l'Archiginnasio ristrutturato, la nascita del teatro dei ragazzi: sono suoi. Poi gli ultimi la conquistano: i matti' del Roncati trasferiti in case, le prime esperienze (in Italia) di lavoro per i detenuti in semi-libertà e il primo centro di servizi per stranieri. «Ho avuto la fortuna di vivere anni in cui non c'erano limiti alla progettualità. Bologna era un laboratorio e le migliori intelligenze si mettevano al servizio della città». SEMPRE in quota al Pci, ma «senza mai esserne a libro paga» perché, nel frattempo entra di ruolo come prof di Lettere. «E questo mi rendeva libera». Ma è nella scuola che Soster esprime il suo dna. A cominciare dal dove lavorare: l'istituto professionale all'agrario Serpieri a Sasso Marconi. Anche quando si trasferirà al Cairo dove avrà la cattedra al professionale dei Salesiani. «E' più facile insegnare a chi ha già gli strumenti in mano. La vera sfida professionale è impegnarsi con chi ha meno». Ad esempio, i ragazzi gravemente disabili o coloro che provengono da fasce sociali deboli. «La scuola osserva , quando tutto funziona, dovrebbe essere capace di cambiare il destino delle persone». Ecco perché l'ha sempre difesa con forza («Siamo stati in mobilitazione perenne») dai tagli e dalle riforme di questi anni. «La scuola è stata tremendamente bastonata e vilipesa, ma è ancora straordinariamente viva e con un patrimonio enorme di energie e competenze al servizio di questo Paese». Ciao Sandra, buon viaggio!


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL