Presidi, concorso senza pace.. Annullate le prove in Molise
Tar regionale ha riscontrato gravi irregolarità nella prova che era già finita nel mirino in Lombardia. Ora si rischia di dover rifare tutto
Salvo Intravaia
PRIMA le buste trasparenti in Lombardia e adesso "gravi irregolarità" in Molise. Il concorso a preside bandito dal ministero dell'Istruzione nel 2011 non ha pace: il Tar del Molise ha annullato l'intera procedura concorsuale a seguito del ricorso avanzato Comitato degli aspiranti presidi. La sentenza riguarda il ricorso che era stato presentato dagli esclusi dalla prova. "Si tratta - piegano gli avvocati Vincenzo Iacovino e Vincenzo Fiorini - della prima sentenza di questo genere in Italia che porterà alla ripetizione del concorso indetto dal Ministero dell'Istruzione e dall'Ufficio Scolastico regionale per il Molise".
Una decisione che potrebbe portare all'annullamento della selezione anche in altre regioni. "In quasi tutti gli uffici scolastici regionali interessati dal concorso per il reclutamento di circa 2.700 dirigenti scolastici - continuano i legali dei ricorrenti - sono stati sollevati i vizi già accertati con la sentenza del Tar Molise". Nella piccola regione meridionale, i numeri del concorso a preside in sono in effetti anomali. Per i 16 posti messi in palio dal ministero in Molise si sono presentati in 259, che dopo il test di preselezione si sono ridotti a 60. Ma dopo gli scritti la commissione ha ritenuto idonei soltanto 11 candidati: cinque in meno dei posti disponibili.
Aspiranti presidi somari o commissari eccessivamente severi? La vicenda del Molise segue quella della Lombardia in cui il concorso è stato annullato perché, secondo il Tar meneghino, le buste
utilizzate per sigillare i compiti scritti sarebbero state trasparenti e non avrebbero garantito l'anonimati durante la correzione. In Lombardia il concorso era stato concluso e l'Ufficio scolastico regionale era in procinto di nominare i 355 vincitori ma a settembre è arrivato lo stop e i posti sono stati congelati e assegnati a "reggenti", presidi titolari in un'altra scuola.
Il concorso a preside bandito dopo 7 anni è iniziato sotto i peggiori auspici. I 5mila test di preselezione pubblicati una ventina di giorni prima del quizzone dal ministero, dai quali sarebbero stati sorteggiati gli 80 quesiti oggetto della prova nazionale, sono stati preceduti da una fuga di notizie la sera precedente alla pubblicazione ufficiale, sulla quale ha indagato la polizia postale. E successivamente, il ministero dell'Istruzione è stato travolto dalle polemiche per via degli errori nelle domande, dei quiz ambigui e con più di una risposta corretta che ha costretto il ministero a cancellarne un migliaio. E, come se non bastasse, adesso il concorso che per 2.386 poltrone rischia l'annullamento per le "gravi inadempienze" che gli avvocati degli esclusi in Molise spiegheranno martedì nel corso di una conferenza stampa.