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Pordenone: «Disabili lasciati senza sostegno»

Tagliati i servizi, docenti al lavoro col cronometro. Cgil e Chiara Mio accusano

16/07/2011
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MessaggeroVeneto

A 648 studenti disabili il sostegno sarà cronometrato, in 48 scuole del Pordenonese: 6 ore e 15 minuti a settimana con l’insegnante di sostegno all’handicap nelle scuole d’infanzia, 6 ore nelle primarie (ex-elementari), 4 ore e 30 minuti nelle secondarie di primo e secondo grado (cioè medie e superiori). Non un minuto di più e il sindacato Flc Cgil protesta. Gli incontri con le associazioni disabili e le famiglie saranno a fine luglio. «Situazione inammissibile – ha tagliato corto la sindacalista Carla Franza stroncando le linee guida che l’Ufficio scolastico regionale ha diffuso il 6 giugno scorso -. La sentenza numero 80 del 2010 della Corte Costituzionale ritiene illegittimo l’articolo 8 della Legge Finanziaria che definisce il limite massimo dei posti docenti per il sostegno». Le linee guida dell’Ufficio regionale di Trieste fanno un’ecatombe sui posti di sostegno: quelli richiesti dalle scuole per l’annata 2011-2012 sono 436 e l’assegnazione “ragionieristica” li taglia a 273. «Una riduzione inaccettabile di 163 posti – ha fatto muro il sindacalista Gianfranco Dall’Agnese -. L’integrazione non sarà garantita». «Valuteremo i risvolti di carattere legale – ha promesso Franza -. Le scelte dell’Ufficio scolastico per determinare gli organici H sono in contrasto con la sentenza della Corte Costituzionale. Un altro problema è sulle certificazioni degli alunni presi in carico dall’Ass: hanno diritto a un docente di sostegno con rapporto 1:1 o 1:2, non 1:4». Non fa sconti nemmeno l’assessore comunale all’istruzione Chiara Mio: «I tagli sono macelleria sociale perché penalizzano chi parte svantaggiato. Il sostegno deve essere garantito: non si può fare quadrare il bilancio statale sulla pelle dei bambini». Per bloccare i tagli il sindaco Pedrotti e altri primi cittadini della provincia e assessori ha chiesto un incontro a Trieste alla dirigente regionale Daniela Beltrame. «Le scuole pordenonesi sono penalizzate in regione – ha riassunto l’assessore Mio -. Chiediamo il riequilibrio, con il recupero di una quarantina di posti». Chiara Benotti


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