Nuova Sardegna-Riforma Moratti: "Il peggio possibile per insegnanti, studenti e genitori
Continua la mobilitazione in città di tutti i docenti aderenti alla Cgil Riforma Moratti: "Il peggio possibile per insegnanti, studenti e genitori" ...
Continua la mobilitazione in città di tutti i docenti aderenti alla Cgil
Riforma Moratti: "Il peggio possibile per insegnanti, studenti e genitori"
IGLESIAS. Continua la mobilitazione, l'approfondimento e il confronto da parte del gruppo docenti della Cgil scuola del terzo Circolo didattico di Iglesias, in quanto contestano l'assurda fretta con cui la "Riforma Moratti!" si sta mettendo in campo, provocando sconcerto e determinando ripercussioni controproducenti per la qualità di un servizio per l'infanzia. "Siamo abituati - commenta la rappresentante sindacale Marina Muscas - a programmi nati da Commissioni altamente qualificate e rappresentative di diversi orientamenti pedagogico/culturali in seguito ad anni di studio, approfondimento, elaborazione, confronto. Siamo abituati a riforme sperimentate seriamente per anni con il coinvolgimento dei docenti. Possiamo invece dire - affermano - che in questo caso ci troviamo di fronte alla peggiore riforma della storia della Repubblica per l'autoritarismo, il pressappochismo, la superficialità con cui si sta operando". In questi giorni, tutte le organizzazioni sindacali, mai state così unite, terranno le assemblee con i docenti e con i genitori per evidenziare tutte le carenze e le contraddizioni della legge n. 53/2003 e per denunciare le pressioni e le intimidazioni a cui sono sottoposte le scuole. "Noi - prosegue la docente Marina Muscas - abbiamo chiaro cosa siamo e cosa vogliamo, ma con la controriforma Moratti non ci ritroviamo. Noi crediamo che la scuola pubblica sia un decisivo strumento di democrazia, di giustizia, di uguaglianza; abbiamo sempre contribuito a progettare una scuola aperta a tutto lo "spettro" delle sue funzioni sociali, culturali e formative con una forte intenzionalità pedagogica per assolvere il primario compito di creare le condizioni atte a garantire il successo scolastico per tutti gli alunni. Il richiamo ad una necessaria attenzione "personalizzata" alle caratteristiche cognitive degli allievi, agli stili di apprendimento, alle attitudini ed alle motivazioni fa ormai parte integrante della personalità di ogni docente. Ma se questa meta diventa una scelta di impianto"strutturale", cambia profondamente il senso e l'obiettivo della"personalizzazione", con il rischio che questa si traduca in una scuola organizzata per gruppi stabilmente distinti per interesse, livello, attività". Questo lo slogan della mobilitazione, per ribadire alcuni concetti che hanno caratterizzato la progettazione dei docenti in questi anni: "Il tempo scuola di 30 ore per tutti, progettazione unitaria e spazio per le esigenze di crescita e di sviluppo di ciascun bambino, utilizzando varie modalità didattiche (dalla lezione frontale al laboratorio), curate da un team docente corresponsabile e cooperativo". Tutti punti di riferimento formativi, per gli studenti, e professionali, per i docenti, che la riforma metterebbe a rischio.
Gianluigi Sulas