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Nuova SArdegna-Moratti, doppia bocciatura

Scuola. Il Sindacato di base protesta venerdì in piazza, la Gilda marcia su Roma Moratti, doppia bocciatura Continua la protesta contro la riforma e per il contratto L...

16/03/2005
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Nuova Sardegna

Scuola. Il Sindacato di base protesta venerdì in piazza, la Gilda marcia su Roma
Moratti, doppia bocciatura
Continua la protesta contro la riforma e per il contratto
La Cgil aderisce alla manifestazione del gruppo Rsu


CAGLIARI. C'è chi la scuola la difende con clamorose manifestazioni di piazza, chi invece pensa a una tranquilla fiaccolata per le vie di Roma, chissà non serva anche questo a illuminare il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti. Alla prima soluzione hanno pensato le Rappresentanze sindacali unitarie che venerdì, in occasione dello sciopero nazionale del pubblico impiego, chiedono ai sindacati di unirsi a loro in una manifestazione unitaria. Sul piatto sono tutti i problemi ancora irrisolti: dal mancato rinnovo del contratto all'abrogazione della riforma Moratti, passando per l'"immediata immissione in ruolo del personale precario, docente e Ata". La manifestazione e lo sciopero mirano a rivendicare richieste da tempo cadute nel vuoto: "Chiediamo il rinnovo del biennio economico del contratto di lavoro scaduto - dicono le Rsu - e insieme anche l'abrogazione della legge Moratti e il ritiro dei suoi decreti". Le Rappresentanze di base dicono "no" anche ai tagli sul sistema scolastico regionale, e chiedono certezze per gli alunni bisognosi dell'insegnante di sostegno.
Insomma, i mali che affliggono la scuola sono troppi, e inadeguato è il sistema di risposte. Addirittura sorpassato. Per questo, aggiungono le Rsu, c'è bisogno di una "moderna legge regionale sul diritto allo studio e alla formazione". Una legge su cui peraltro la Giunta regionale, come ha detto qualche giorno fa l'assessore alla Cultura, Elisabetta Pilia, comincia a lavorare. L'impegno è di arrivare al più presto a un "testo unico" che faccia ordine sul sistema istruzione e formazione in Sardegna.
L'appello delle Rappresentanze unitarie è stato accolto dalla Cgil-Scuola, mentre la Gilda degli insegnanti preferisce restare fuori da questa protesta: "Lo sciopero generale - si legge in una nota della coordinatrice Olga Atzori - è un grande calderone che non permetterebbe di dare ai problemi della scuola il giusto peso". Non per questo il sindacato molla la presa: una delegazione di insegnanti il 21 marzo sarà a Roma per una fiaccolta in difesa della scuola pubblica. Mentre domani è annunciata un'infuocata assemblea di protesta, al liceo classico Dettori. (sz)


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