Nuova Sardegna-La scuola si prepara allo sciopero generale
Mentre Pietrella diserta l'incontro coi sindacati La scuola si prepara allo sciopero generale ...
Mentre Pietrella diserta l'incontro coi sindacati
La scuola si prepara allo sciopero generale
CAGLIARI. E bravo il dirigente regionale della scuola Armando Pietrella. Insegnanti e personale scolastico lo chiamano in causa per l'ennesima volta e ancora lui decide di non farsi trovare. Eppure la protesta di ieri sera, l'ennesima, sotto la sede della direzione scolastica regionale non è stata una sconfitta. Forti di una prima vittoria intascata proprio nei giorni scorsi, Cgil e Cobas, organizzatori del sit-in, ora hanno deciso di bussare più forte alla porta del dirigente regionale.
Se lo possono permettere, dicono. Eccome se possono permetterselo: "Proprio nei giorni scorsi il ministro dell'istruzione Letizia Moratti ha dato un primo segno di sconfitta - dice soddisfatto Peppino Loddo, segretario regionale della Cgil scuola - dopo tante proteste ha capito che non ci sono le condizioni per applicare la sua riforma e ora tutto è di nuovo congelato".
Introduzione di un tutor, ingresso alla scuola dell'infanzia a due anni e mezzo e non più a tre: sono solo alcuni dei punti della riforma contestati oltre perché ritenuti un passo indietro, anche perché non esistono le condizioni di applicabilità. Tradotto significa, ad esempio, che nelle scuole d'infanzia non esistono educatori adatti a bimbi di due anni e mezzo o fasciatoi, che non esistono ancora le convenzioni con gli enti locali che possano permettere queste modifiche. Mentre analizzando la voce tutor si scopre che su orari di lavoro o compensi le trattative sono ancora in alto mare.
"Ma la riforma Moratti è solo un aspetto della protesta - prosegue Peppino Loddo - siamo preoccupati anche per l'assenza di risorse da destinare alla scuola e per il nostro contratto, scaduto e ancora non rinnovato".
Passando alle questioni locali, i problemi riscontrati all'apertura dell'anno scolastico sembrano ancora lontani dall'essere risolti: "Siamo partiti con un organico ridotto all'osso e su questo manca ancora un insegnante di sostegno - denuncia Nunzia Porrà, insegnante all'istituto Cristoforo Colombo - quel che è peggio è che ancora non sono state pubblicate le graduatorie definitive. Il che significa che i disagi dureranno". A questo punto il coro è unanime: "Sciopero generale della scuola". Intanto, nuove mobilitazioni sono previste per il sette ottobre. E a catena ne seguiranno altre. (s.z)