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Nuova Sardegna-"La Moratti ruba ai poveri per dare ai ricchi"

"La Moratti ruba ai poveri per dare ai ricchi" Gli studenti nuoresi in piazza per protestare contro la riforma della scuola Dopo mesi di scioperi e assemblee gli alunni del cl...

16/11/2004
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Nuova Sardegna

"La Moratti ruba ai poveri per dare ai ricchi"
Gli studenti nuoresi in piazza per protestare contro la riforma della scuola
Dopo mesi di scioperi e assemblee gli alunni del classico hanno rotto gli indugi e organizzato il corteo


NUORO. In testa al corteo, organizzato dagli alunni del Liceo Classico Giorgio Asproni, uno striscione "Moratti ruba ai poveri per dare alla scuola dei ricchi", dietro, decine e decine di orecchie d'asino perché "è così che il ministro ci sta facendo diventare: somari e ignoranti". Dopo mesi di scioperi e assemblee, gli studenti nuoresi sono passati dalle parole ai fatti. Ieri mattina sono scesi in piazza in mille "per protestare contro una riforma che ha come unico fine quello di distruggere una scuola pubblica che, nonostante i suoi difetti, è efficiente e dà la possibilità a tutti di avere una cultura".
A gridarlo al megafono, dal Quadrivio sino a piazza Italia, si sono avvicendati in tanti da tutti gli istituti superiori di Nuoro. Pochissime, invece, quasi contate, le presenze di iscritti e rappresentanti dei sindacati ai quali era stato esteso l'invito. All'appello ha risposto solo la Cgil con il segretario provinciale del settore scuola, Lisetta Bidoni, e con quello territoriale, Gianfranco Mussoni, il segretario generale della Cisl, Ignazio Ganga. E poi, nascosti dalla folla dei ragazzi, si sono visti anche l'ex assessore provinciale alla Pubblica Istruzione e attuale consigliere regionale, Ciriaco Davoli, gli assessori ai Servizi Sociali di Provincia e Comune, Giusy Nioi e Graziano Pintori, insieme ai segretari provinciali di Rifondazione comunista e Comunisti italiani, Pierluigi Mulliri e Roberto Cadeddu. Gran parte degli assenti illustri del mondo della scuola si trovavano invece a Cagliari o a Roma in mezzo alle manifestazioni principali organizzate nella giornata di sciopero nazionale. È il caso della Gilda, ad esempio, o della Cisl. "Parallele alla nostra - hanno ricordato, infatti, gli studenti ieri mattina accompagnati anche da diversi professori e dal comitato di genitori nuoresi anti-riforma - si stanno svolgendo altre manifestazioni in tutta Italia alle quali partecipano studenti delle scuole superiori e delle università, comitati di genitori, docenti e personale ausiliario. Ma il nostro governo prosegue il suo cammino con gli occhi bendati continuando a fare leggi e riforme che penalizzano le classi sociali più svantaggiate ma anche le classi medie. Abbiamo voluto dare a questa manifestazione non solo un significato di protesta ma anche di informazione. Perché questa riforma ci riporta indietro di tanti anni cancellando tutti i progressi fatti sino ad ora".
E così, ieri mattina, a Nuoro, sono stati loro, gli studenti, i grandi protagonisti della protesta anti-Moratti. Il corteo è partito poco dopo le 9.30 da piazza Sardegna per poi proseguire in via Lamarmora, al corso Garibaldi, in via Roma e arrivare, infine, in piazza Italia intorno alle 10.45 tra canti, fischi all'indirizzo del ministro all'Istruzione, e tanti tanti slogan. "Per chi cerca affari: la scuola non è in vendita", Www.riforma.itte, "Moratti noi siamo qui: vogliamo la scuola pubblica", "Le tre I: ipocrisia, ingiustizia, ignoranza", giusto per citarne qualcuno di quelli urlati durante il tragitto. Nel mezzo del percorso non è mancato neanche qualche segnale di intemperanza da parte di alcuni manifestanti attrezzati con uova e carta igienica. Le prime, in particolare, sono piombate sulla macchina dei carabinieri che svolgevano il servizio d'ordine e nella sede di Alleanza Nazionale, al corso Garibaldi. Ma entrambi gli episodi e i rispettivi autori sono stati immediatamente condannati dalla stragrande maggioranza degli studenti. Per il resto è stato un corteo abbastanza ordinato. Colorato e chiassoso, certo, come tutti quelli organizzati dagli studenti ma sempre ordinato. Alle 10,10, tutti seduti in piazza delle Grazie, a levare alto un urlo contro il ministro: "Moratti vergogna, torna nella fogna". Pochi minuti dopo, invece, la scena si replica in piazza san Giovanni, sotto gli uffici di Cepu. Gli alunni nuoresi guardano in alto, verso quelle finestre, si fermano qualche minuto e gridano: "Nella scuola il diploma e il titolo di studio non si comprano".
Poi, l'arrivo in piazza Italia dove intervengono gli studenti e la rappresentante provinciale della Cgil-scuola, Lisetta Bidoni. "Ragazzi - dice la rappresentante sindacale- tenete alta anche voi la bandiera dell'istruzione: è un vostro diritto. Noto con piacere che voi studenti avete colto gli aspetti più iniqui di questa riforma. Per questo dovete e ci dobbiamo opporre tutti insieme. Il sindacato è con voi. Vi sollecito a organizzare all'interno degli istituti, assemblee e confronti anche con tutte le forze politiche. Per allargare il dibattito e puntare al dialogo anche con chi la pensa diversamente da noi".
Valeria Gianoglio


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