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Nuova Sardegna-In corteo contro la scuola della Moratti

In corteo contro la scuola della Moratti I genitori e gli alunni del secondo circolo didattico sfilano per dire no alla riduzione dell'orario ...

26/10/2004
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Nuova Sardegna

In corteo contro la scuola della Moratti
I genitori e gli alunni del secondo circolo didattico sfilano per dire no alla riduzione dell'orario


CARBONIA. Un corteo che non sarebbe certo piaciuto alll'onorevole Burani Procaccini, parlamentare di Forza Italia che, nel 2003, presentò una proposta di legge che stabiliva una multa per chi accompagni i minori alle manifestazioni. Alla manifestazione contro la riforma Moratti e il dirigente scolastico del 2° circolo didattico Peppino La Rosa, intenzionato ad applicarla, organizzata dai genitori degli alunni, di bambini, infatti, ce n'erano davvero tanti.
È stato il nuovo atto di una protesta che si trascina da una settimana, cominciata quando La Rosa ha comunicato la decisione - in ossequio alla contestatissima riforma del ministro dell'istruzione - di ridurre l'orario scolastico di tre ore alla settimana. Un provvedimento contemporaneo alla diffida che un nutrito gruppo di genitori aveva inviato al dirigente: un preavviso di future iniziative legali, nel caso in cui lo stesso avesse dato corso, contro la volontà di genitori e docenti, al taglio delle ore e alle altre novità del decreto ministeriale. Ieri è stata la volta del corteo e degli slogan: il gruppo, partito dal piazzale della scuola di via della Vittoria, ha raggiunto, attraverso viale Arsia, via Catania, via Manno e via Fosse Ardeatine, l'anfiteatro di piazza Marmilla. Una protesta appoggiata dalle organizzazioni sindacali e dall'amministrazione comunale, che ha presenziato con l'assessore Giacomo Guadagnini, oltre che dalla Sinistra giovanile, con il gruppo Zorba il Gatto, e da qualche studente della superiori (molti dei quali, a dire il vero, astenutisi dalle lezioni, erano nei paraggi della manifestazione, a godersi l'ultimo sole autunnale). La tematica della protesta è quella ormai classica: secondo i contestatori, la riforma Moratti rappresenta un deciso passo indietro nella qualità dell'istruzione pubblica e i dirigenti scolastici non sono affatto tenuti ad applicarla in maniera pedissequa, in quanto la competenza sull'organizzazione del lavoro non è del solo dirigente scolastico, ma deve tenere conto delle esigenze delle famiglie. Le quali, all'atto dell'iscrizione, dei propri figli, avevano scelto un assetto che prevedeva un numero di ore ben preciso, immodificabile senza un esplicito atto di accettazione da parte degli stessi. La Rosa, per ora, nonostante gli inviti più che pressanti, non ha mostrato comunque di voler tornare indietro. La mobilitazione non finisce comunque con la manifestazione di ieri mattina. Giovedì infatti, alle ore 17, nel salone Velio Spano, sarà la volta di un nuovo appuntamento: "Gli effetti della riforma Moratti nella scuola del Silcis Iglesiente", questo il tema dell'incontro-dibattito. "Per dare una forte rappresentanza alle istanze della scuola pubblica nel nostro territorio - spiegano i promotori - a fronte di una 'controriforma' che inizia a produrre effetti devastanti anche in Sardegna, è necessario che le forze politiche e sindacali, gli enti locali e le rappresentanze istituzionali del Sulcis propongano al governo regionale e nazionale una nuova politica per la scuola". Partecipano Cgil, Cisl e Uil, Ds, Margherita, Sdi, Prc, Pdci, IdV, Progetto Sardegna, Psd'Az, Sinistra giovanile e comune di Carbonia.
Giovanni Di Pasquale


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