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Nuova Sardegna: E le tabelline sfratteranno i computer

Torna la grammatica. Fioroni: prima dell’inglese imparate l’italiano

05/09/2007
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Nuova Sardegna

Nuova cannonata del ministro alla riforma Moratti: stavolta tocca ai programmi di elementari e medie

ROMA. Rivincita alle elementari di tabelline, grammatica, sintassi, nomi di fiumi, mari e monti e in terza media si farà la storia del Novecento. A pochi giorni dallo squillo della prima campanella, l’anno scolastico 2007-2008 si apre con un nuovo «stop» del ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni alla riforma Moratti. Questa volta a passare in secondo piano sono le famose «tre I» (inglese, informatica, impresa), cavallo di battaglia del precedente governo, perché «prima di passare ad altro (che pure serve) è indispensabile conoscere l’essenziale». Dopo aver cambiato l’esame di maturità, bloccato le nuove superiori e aver mandato in pensione tutor e portfolio, l’ultimo atto della contro-riforma Fioroni riguarda materne, elementari e medie.
Nel presentare le «Nuove indicazioni per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione», il ministro ha sottolineato che da quest’anno «si privilegiano italiano, matematica, storia e geografia a informatica, inglese e impresa». Le indicazioni saranno applicate in via sperimentale fino al 2009, per poi entrare a regime dal 2009-2010. Per la prima fase saranno stanziati 36 milioni di euro e non verranno modificati i quadri orari.
Ma ecco cosa cambierà. Le discipline vengono divise in tre grandi aree: linguistico-artistico-espressiva, storico-geografica, matematico-scientifico-tecnologica. Sarà dato maggiore impulso a quella matematico-scientifica «per garantire quelle basi indispensabili per migliorare i livelli di conoscenze degli studenti» sin dalle elementari. La lingua italiana torna poi ad «un ruolo principe», «tutte le discipline devono concorrere al suo apprendimento» e saranno prioritarie grammatica, sintassi, capacità di scrittura, di esposizione orale e di lettura degli autori fondamentali. Sono inoltre previsti più laboratorii e la valorizzazione delle biblioteche scolastiche.
Per la geografia si suggerisce di dare grande importanza agli aspetti di tipo morfologico (nomi di fiumi, mari, monti) recuperando sin dalle elementari lo studio dell’Europa e del mondo e collegandolo alla storia. E l’insegnante è anche chiamato a dare rilievo agli aspetti sociali per consentire «sin dalle elementari di affrontare problemi contemporanei». Al capitolo «storia» le novità riguardano i programmi di terza media che saranno dedicati anche al Novecento perché «oggi - ha spiegato Fioroni - gli adolescenti fanno confusione quando si parla di fascismo, resistenza o De Gasperi». Tutto ciò non significa però meno inglese. Si conferma lo studio di questa lingua per il primo ciclo e l’insegnamento obbligatorio di un secondo idioma comunitario alle medie. E c’è spazio anche per le tecnologie informatiche.
Una lista di obiettivi che punta a «mettere al centro l’alunno-persona» perché «solo così si riduce il rischio che gli istituti diventino progettifici» e al contempo rispettosa dell’autonomia scolastica: «Abbiamo spazzato via - ha concluso Fioroni - la didattica di Stato. Le Nuove Indicazioni non prescrivono in modo dettagliato come devono lavorare i professori. Si chiede alla scuola di educare istruendo: è un’aggiunta di responsabilità del docente, come del genitore, che si declina nell’essere maestri di vita».
Ma per la riforma Moratti non è ancora finita. In vista c’è anche il ripristino del modello unitario di tempo pieno a 40 ore e del giudizio di ammissione all’esame di terza media.


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